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Motta Santa Lucia, confessa l'omicidio della moglie al proprio datore di lavoro: sotto accusa marocchino di 49 anni

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Uccide la moglie soffocandola e poi confessa al proprio datore di lavoro. Sotto accusa un operaio di Catanzaro che, secondo la sua ricostruzione, avrebbe aggredito la convivente fino a strangolarla mortalmente al termine di una lite in camera da letto. Per questo motivo l'operaio di 49anni, di nazionalità marocchina, è stato fermato dai carabinieri. Il fatto si è verificato a Motta Santa Lucia, piccolo centro in provincia di Catanzaro. L'uomo avrebbe confessato il femminicidio al datore di lavoro da cui è partita la prima segnalazione ai carabinieri. Quando i militari sono arrivati presso l'abitazione la donna, anche lei di nazionalità marocchina, era ormai senza vita.

Nella tarda serata di ieri, sabato 15 gennaio, al termine di una lite l’uomo avrebbe aggredito fisicamente la moglie nella camera da letto soffocandola. Questa mattina, molte ore dopo l'omicidio, è stato lo stesso indagato a rivelare l’azione compiuta al proprio datore di lavoro. Quest’ultimo, appresa la notizia, ha subito allertato i carabinieri, prontamente accorsi sul posto. 

Nei confronti del 49enne, accusato di omicidio volontario aggravato, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha emesso un provvedimento di fermo, ma la dinamica della lite raccolta dalle prove scientifiche eancora più semplicemente la confessione dello stesso operaio, non  lascia dubbi che presto il magistrato che guida le indagini convaliderà il fermo in un arresto.

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