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Vladimir Putin, sondaggio di Ilvo Diamanti: "Quanti italiani non lo condannano", cifre impensabili

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Ilvo Diamanti ha pubblicato su Repubblica il suo ultimo sondaggio. Protagonista della ricerca, ovviamente, è la guerra in Ucraina che aumenta il livello di insicurezza degli italiani, fiaccati da oltre due anni di Covid. "Ciò che avviene in Ucraina è una guerra vera. Sanguinosa. Che sta mietendo vittime nella popolazione del Paese occupato. E, al tempo stesso, fra i militari del Paese occupante. La Russia", scrive Diamanti. "La preoccupazione dei cittadini appare acuta e diffusa. Pressoché unanime. A differenza di 8 anni fa, nel 2014, quando l'intervento russo in Ucraina determinò l'annessione della Crimea". Questo è quanto emerge dal sondaggio condotto da Demos nei giorni scorsi. Un sondaggio che rivela che l'occupazione russa sia condannata da più di tre quarti degli italiani, ma per un quarto dei nostri connazionali è meglio non occuparsi della vicenda. Un numero certamente rilevante.

 

 

Un buon 20% quindi non vorrebbe che l'Italia si immischiasse in un conflitto che non ritiene che possa interessarci. Ma la maggioranza però apprezza anche la reazione dell'Occidente, attraverso sanzioni economiche, che "suscitano un'ampia adesione. Mentre quanti ritengono che sarebbe stato meglio e più efficace intervenire direttamente, con azioni e interventi militari, costituiscono una componente limitata. Poco superiore al 10%. Circa la metà di quanti avrebbero preferito rimanere fuori dal conflitto. Rinunciando a ogni tipo di sanzione. Per non danneggiare il (nostro) Paese", specifica Diamanti.

 

 

Infine specifica Diamanti che, "le conseguenze di queste drammatiche vicende esterne, sul piano politico interno, appaiono poco visibili". Infatti la fiducia verso il governo si mantiene elevata e raggiunge il 63%. Un consenso identico a quello del Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Sugli orientamenti di voto si confermano il Pd e i Fratelli d'Italia, entrambi intorno al 21%. Il Pd appena sopra. Entrambi in crescita di mezzo punto percentuale. La Lega è stimata al 17,6% e il M5S scivola sotto il 15%. Forza Italia è al 7,8%. In lieve crescita.

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