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Roma, la preside del liceo e lo studente: "50 anni, bella, curata. E così...", scandalo a luci rosse

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Scandalo a luci rosse al Liceo Montale di Roma. Uno studente 18enne ha rivelato di aver avuto un rapporto con la preside dell'istituto, Sabrina Quaresima, 50 anni. La diretta interessata si dice "amareggiata" e nega tutto in una intervista al Corriere della Sera. Sul caso indaga l'Ufficio scolastico regionale, dopo che da inizio anno erano apparse scritte sui muri del liceo con pesanti allusioni alla storia tra professoressa e studente. Il sospetto è che alla base di tutto ci possa essere una vendetta di tipo professionale contro la preside.

 

 



Secondo il ragazzo, la relazione sarebbe iniziata lo scorso dicembre, durante i giorni dell'occupazione. Dopo un iniziale scambio di mail, ha raccontato il giovane ai compagni di scuola, sarebbero passati ai messaggi più intimi e infine a una frequentazione di persona. Dopo circa un mese, sarebbe stato lo studente a troncare la storia. 

 

 

 

"La laurea in pedagogia l'hai presa troppo seriamente", "Il tuo silenzio parla per te", "Il Montale sa e non dimentica", "Puoi chiuderci in classe ma non spegnere le voci" erano le scritte apparse sui muri dell'istituto. "Sono sconvolta, pensavo che una sciocchezza del genere morisse così com'era nata, e invece è stata ingigantita oltre misura - è lo sfogo della preside Quaresima -: è evidente che mi hanno voluto fare del male". Lo studente, sottolinea, "non è un ragazzino, ha 19 anni, sta per prendere la maturità. E quando l'ho conosciuto era rappresentante di istituto in surroga, perciò abbiamo parlato diverse volte durante il periodo dell'occupazione. Mi ha accompagnato con la sua macchina al commissariato di Monteverde per fare la denuncia, e lì ci aspettava anche un rappresentante dei genitori. Ho avuto con lui un rapporto cordiale e aperto, come con tutti: la mia porta è sempre aperta".

Il dubbio è che sia nato tutto come modo per vantarsi con gli amici, "qualcuno poi può aver fomentato la cosa. Ma non c'è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque". La preside punta il dito anche con la vecchia dirigenza e il vicepreside (recentemente rimosso): "Non mi piaceva fin dal primo momento, aveva toni melliflui, lui e l'altra collaboratrice gestivano tutte le pratiche, che io ho avocato a me perché volevo controllare la situazione generale. Erano dei filtri, diciamo così". 

Sul piano personale, sottolinea la preside al Corsera, "sono felicemente sposata con un uomo meraviglioso, ma sono una donna di bell'aspetto, abbastanza giovane, sono del '72, e curata: e purtroppo capisco che qualcuno possa pensar male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qui, e sono nell'anno di prova: qualcuno ha pensato che in un attimo poteva farmi cacciare". E cosa di meglio di un fattaccio pruriginoso?

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