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Semafori e multe, le nuove regole: come funzionerà il "conto alla rovescia"

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L’obbligo di installare i semafori con il conto alla rovescia è finalmente stato raggiunto, dopo 12 anni di gestazione e 5 di sperimentazione. Il traguardo è stato raggiunto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, che dovrà compiere solo un ultimo passaggio in Commissione europea prima del via. Nei prossimi mesi quindi assisteremo a una sorta di rivoluzione dei semafori, con l’introduzione del conto alla rovescia.

 

 

La spinta decisiva è arrivata da tantissime amministrazioni comunali e comandi di polizia locale per cercare di tutelare gli utenti più deboli come pedoni e ciclisti. “Gli attraversamenti pedonali semaforizzati - ha spiegato Luigi Altamura, comandante del corpo di Polizia Municipale di Verona, a Il Messaggero - dovrebbero essere uno dei luoghi più sicuri della strada e invece avvengono tantissimi incidenti, anche gravi, soprattutto ai danni degli utenti più deboli. E nonostante questo comporti una decurtazione di ben otto punti dalla patente. Un’anomalia italiana perché in altri paesi, come ad esempio in Austria e Germania dove mi reco spesso, le strisce pedonali sono considerate sacre”.

 

 

Dall’allegato tecnico emerge che il conto alla rovescia riguarderà quasi esclusivamente la luce gialla e mai quella verde perché “avvertendo della fine del tempo di quest’ultima luce - ha spiegato ancora Altamura a Il Messaggero - si spingerebbero gli automobilisti ad accelerare mentre il codice prevede che all’incrocio bisogna sempre avvicinarsi in maniera prudente”.

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