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Statali, stravolta la busta paga: ecco chi incassa il maxi-aumento mensile

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È cosa fatta l’accordo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici di ministeri, agenzie fiscali ed enti non economici, come Inps e Inail. Ciò significa che sono in arrivo gli aumenti concordati: si tratta di 105 euro medi per 13 mesi, ai quali aggiungere un beneficio pari ad altri 20 euro al mese grazie alle risorse aggiuntive stanziate nella legge di Bilancio per il 2022. L’aumento contrattuale sale fino a 117 euro lordi per chi appartiene alla fascia degli assistenti amministrativi.

 

 

Inoltre circa 225mila statali saranno interessati anche dal riconoscimento degli arretrati medi, pari a circa 1.800 euro. Non è ancora chiaro quando i soldi verranno effettivamente accreditati, ma l’ipotesi sul tavolo è che gli aumenti e gli arretrati possano essere compresi nella busta paga di giugno. Era stata vagliata anche l’ipotesi di una anticipazione straordinaria già a maggio, ma non si hanno conferme in questo senso. Soddisfatto Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione: aumenti e arretrati in arrivano rappresentano “una boccata d’ossigeno per i lavoratori, in un momento caratterizzato da un generalizzato aumento dei prezzi”.

 

 

Inoltre il ministro ha sottolineato anche le novità a livello normativo, a partire dallo sblocco delle carriere: verrà introdotta una quarta area, ovvero quella delle “elevate professionalità” in cui saranno inquadrati i dipendenti altamente qualificati. C’è poi la regolazione dello smart working, con il richiamo alla contrattazione e all’accordo individuale che preveda la durata e l’indicazione delle giornate da svolgere all’interno e al di fuori delle sedi di lavoro, i tempi di riposo e di disconnessione del lavoratore.

 

 

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