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Bollettino, "per chi non ha funzionato il vaccino": come si spiega il nuovo boom di contagi

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Non si arresta la nuova ondata di casi di Covid che sta travolgendo l’Italia. A dispetto dei numeri elevati, non è però il caso di allarmarsi più di tanto: sebbene il fenomeno sia nuovo per il periodo estivo, l’aumento dei contagi era inevitabile con il “liberi tutti” e la minor protezione offerta dal vaccino contro le sottovarianti di Omicron. Gli attualmente positivi sono saliti a 929.006 e presto torneranno ben oltre la quota del milione.

Il bollettino di oggi, venerdì 1 luglio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 86.334 contagiati, 42.611 guariti e 72 morti, a fronte di 316.040 tamponi analizzati, con il tasso di positività che resta altissimo (27,3%, -0,8 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario, la pressione rimane ampiamente sotto controllo, sebbene anche in questo caso si stia registrando un aumento costante degli ingressi in ospedale: oggi il saldo dei ricoverati Covid in reparti ordinari è +238 (6.830 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricovrati in terapia intensiva è +3 (264) a fronte di 37 nuovi ingressi.

Nonostante l’aumento dei contagi e dei ricoveri, “questo Covid è tutto un altro film rispetto a un anno fa”: parola di Maurizio Viecca, primario dell’ospedale Sacco di Milano. “In terapia intensiva non finisce quasi nessuno - ha spiegato - negli altri reparti ci sono per lo più no vax, anziani sui quali il vaccino non ha funzionato, perché sappiamo che c’è una quota minima che non risponde come ci si aspetterebbe e persone con patologie”.

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