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Taxi in sciopero, il sit-in di protesta davanti a Gualtieri

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Prosegue la protesta dei tassisti a Roma, a supporto della due giorni di sciopero. Dopo l'assalto tentato a Palazzo Chigi martedì, con il cordone delle forze dell'ordine sfondato, oggi un centinaio di tassisti, su iniziativa dell'Usb, si è ritrovato stamani in Piazza del Campidoglio e ha dato vita a un sit in. "Il Comune di Roma - spiega il coordinatore nazionale dell'Usb taxi, Riccardo Cacchione - è l'ente locale con la più grande flotta taxi in Italia e chiediamo che si esprima sull'articolo 10 del Ddl Concorrenza. La legge delega esautora gli enti locali e quindi anche il Campidoglio. Voglio ricordare che l'articolo 117 della Costituzione delega agli enti locali la funzione dei trasporti. La flotta taxi opera senza oneri né per loro né per lo Stato garantendo il servizio a tutti a un prezzo amministrato dallo stesso Comune, non come accade per le multinazionali".

I tassisti sono stati ricevuti dall'assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè "che ha promesso di esporre al sindaco Gualtieri le nostre ragioni - aggiunge Cacchione -. Attendiamo una presa di posizione del Campidoglio altrimenti siamo pronti a organizzare un altro presidio". I tassisti hanno esposto lo striscione dell'Usb con su scritto: "Se l'ingiustizia diventa legge ribellarsi diventa un dovere. No al ddl Concorrenza". 

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