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Matteo Bassetti lancia l'allarme rosso: cosa accadrà con la variante indiana

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La lotta contro il Covid non si ferma. E adesso c'è una grossa novità che potrebbe nuovamente cambiare la gestione della pandemia. Si tratta della variante indiana, il cui nome scientifico è quello di Ba.2.75. A segnalare l'avanzata di questa nuova variante è l'infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

 

 

Intervenuto ai microfoni di Tgcom24, Bassetti non usa giri di parole: "La nuova sottovariante Ba.2.75  può portare grandi problemi, se diventasse predominante in Italia dobbiamo fare molta attenzione e non potremo sbagliare come accaduto con la quarta dose di vaccini anti Covid". Parole che aprono nuovi scenari proprio mentre il Paese deve fare i conti con la nuova ondata di Omicron 5.

 

 

 

Già nei giorni scorsi, sempre Bassetti, aveva lanciato l'allarme in modo chiaro: "La nuova sottovariante di Omicron Ba.2.75, comunemente definita variante indiana, sembra l'inizio di un nuovo problema perché il numero di mutazioni che colpiscono questa nuova variante del coronavirus è impressionante", ha affermato a Adnkronos salute. Poi lo stesso Bassetti ha aggiunto: "E' un virus molto mutato e questo porterà a un aumento importante della contagiosità e non è un fatto positivo perché vorrà dire avere indice R0 che rischia di essere oltre 20 - ha affermato Bassetti - Potrebbe essere più contagioso del virus respiratorio più pericoloso. Però è difficile prevedere a tavolino, in laboratorio e sulla base di questi dati, la pericolosità di Ba.2.75. Le 45 mutazioni in comune con la Ba.2 e poi altre 15 diverse, quindi circa 60 in totale, fanno pensare che possa essere in grado di eludere le difese immunitarie dei vaccini e quelle naturali. Ma fino ad oggi tutte le mutazioni delle varianti non hanno dato forme più gravi di Covid". 

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