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Matteo Bassetti, "la nuova variante". Allarme rosso, Covid: torna l'incubo

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Il covid continua a mutare e diventa sempre più contagioso. Il campanello d'allarme lo suona Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, che su Twitter dà un nome alla nuova sotto-variante "Ba.2.75 identificata in India e in altri Paesi" spiegando che "potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron 5 e avere un'elevata capacità di infettare le persone guarite e vaccinate". "Occhio senza allarme", puntualizza Bassetti.

Anche Massimo Galli - ex direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano - ospite di Controcorrente su Rete4 parla di altri varianti che si stanno già formando nei Paesi dove adesso è inverno e che arriveranno da noi nei prossimi mesi. "Le pandemie non si chiudono per decreto", ha tuonato il professor Galli. "Il numero degli infetti è altissimo e la maggior parte di loro non si fa neanche il test. Questa variante circola molto più velocemente delle altre e ci sta procurando molti problemi". Per Galli, "il vero picco d'infezioni arriverà nelle prossime settimane, in particolare a luglio. Per questo bisogna fare la quarta dose ad anziani e pazienti fragili. Nella maggioranza dei casi il vaccino li tiene lontani dagli ospedali".

 

 

E poi c'è l'allarme polmoniti lanciato dai medici del 118. Un allarme a cui, però, non crede più di tanto Giorgio Palù, presidente dell'Aifa e professore emerito di Virologia dell'Università di Padova. "Con questo alto numero di contagi è statisticamente normale che qualche persona in più si ritrovi in ospedale con una polmonite. Magari perché' non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto o con patologie concomitanti. Ma questo", puntualizza a La Stampa, "non significa che Ba.5 sia più' patogena". Il presidente osserva inoltre che "via via che aumenta la popolazione immunizzata dai vaccini o dalla malattia si arriverà ad avere un virus endemico come avviene per gli altri virus respiratori stagionali. Non voglio fare previsioni che poi rischiano di rivelarsi sbagliate. Ma con un Rt di 1,3 destinato a salire a 1,5 diciamo che occorrerà ancora qualche settimana affinché inizi la discesa".

 

 

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