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Multe, "sanzioni a tappeto": il governo ci massacra, come userà questi soldi

Pietro De Leo
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I proventi che arrivano dalle multe e dalla gestione dei parcheggi potranno essere utilizzati per pagare le bollette di scuole, centri sportivi e illuminazione pubblica. Questa è una delle norme, nello specifico rivolta a Comuni e Province, contenuta nel Dl aiuti. Sempre i Comuni, peraltro, potranno impiegare gli avanzi di bilancio del 2020 e 2021 per tagliare la Tari, e dare così respiro a famiglie e imprese. Ma nel provvedimento (circa 17 miliardi), che ha causato più di una fibrillazione all'interno della maggioranza, c'è molto di più.Una norma assai discussa, ad esempio, è quella sul reddito di cittadinanza.

 

 


In questo caso, una modifica approvata prevede che anche il rifiuto di un'offerta "congrua" proveniente direttamente da un privato (e non più, quindi, solo da un centro per l'impiego) possa essere conteggiata per il raggiungimento di quei due "no" oltre i quali l'assegno viene revocato. Altra questione fondamentale, poi, è il Superbonus 110%. Niente proroga, ma più margine alle cessioni. Rimane il tetto massimo di quattro, ma comunque l'ultima potrà essere realizzata dalla banca a una qualsiasi partita Iva che non sia il consumatore finale. Sul piano delle bollette, inoltre, viene assorbito come emendamento il decreto dall'ammontare di 7 miliardi per cercare di frenare gli aumenti di luce e gas nel terzo trimestre di quest'anno. Viene poi ampliato il golden power anche agli impianti geotermici. E viene snellita la procedura per l'impianto di pannelli solari a terra. Intervento, poi, contro il caro gasolio per il settore pesca, attraverso lo stanziamento di 23 milioni per coprire il credito d'imposta. Altro tema importante la rottamazione delle cartelle. Viene portato a 120 mila euro il tetto massimo per chiedere il pagamento dilazionato in dieci anni, dunque in 72 rate.

 

 

 

 

Questo può avvenire senza l'onere di documentazione della "temporanea situazione di obiettiva difficoltà". Viene esteso da cinque a otto, poi, il numero delle rate non pagate oltre le quali si decade dal piano di rateizzazione, che non può essere rinnovato. Nel provvedimento, poi, ci sono delle norme territoriali, una delle quali ha sancito una certa fibrillazione da parte del Movimento 5 Stelle. È il caso dell'assegnazione dei poteri al commissario straordinario per il Giubileo di Roma,il sindaco Gualtieri, di esercitare competenze in capo alla Regione, tra cui l'adozione di un piano di gestione rifiuti. Questo apre alla possibilità di realizzare un termovalorizzatore. E poi c'è un altro passaggio rilevante del decreto, molto contestato da Confedilizia: è quello che si occupa degli affitti brevi a Venezia. Nel provvedimento si dà la possibilità al Comune della città di fissare limiti e criteri per destinare gli immobili residenziali agli affitti brevi. La finalità di questo è favorire gli affitti di lunga durata. Da ultimo, con il decreto viene sancito l'intervento una tantum con un'indennità di 200 euro rivolto a chi ha redditi inferiori ai 35 mila euro, che arriveranno a luglio. 

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