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Fisco, raffica di controlli: "Il grande buco", chi rischia grosso

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Il governo è a caccia dei quasi 10 miliardi di “buco” creato dalle società che operano nel settore dell’energia e che ad oggi non hanno pagato le tasse sugli extraprofitti. Sebbene al ministero dell’Economia parlino di “verifiche tecniche”, in realtà è già partita un’operazione che intende recuperare i miliardi che mancano, o almeno una buona parte di essi.

 

 

Gli extraprofitti sono stimati per un totale di oltre 40 miliardi di euro: il governo confidava di ricavarne almeno 10 applicando un prelievo del 25%. Finora sono invece stati raccolti appena 1,23 miliardi: il buco ammonta a 9,26 miliardi ed è stato creato soprattutto dal fatto che diverse società hanno impugnato la norma e quindi hanno deciso di non pagare nulla, creando parecchi problemi al governo. Basti pensare che inizialmente il decreto Aiuti bis doveva contare su una potenza di fuoco da almeno 24 miliardi e invece ne sono stati stanziati dieci in meno: praticamente quelli che mancano dalle tasse sugli extraprofitti del settore energia.

 

 

Mario Draghi in conferenza stampa ha definito “intollerabile” questa situazione: “l’Italia, le famiglie e le aziende sono in enorme difficoltà” e intanto c’è “un settore che elude una disposizione del governo”. Il premier pretende che le aziende “paghino tutto”, anche perché i bilanci semestrali hanno mostrato utili molto importanti, quindi i soldi per versare quanto dovuto non mancano di certo.

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