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Attacco russo all'Italia, Fisco nel mirino: "pronti a mostrare tutto", cosa sta succedendo

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Gli hacker russi hanno colpito l'Italia. L'attacco che avrebbe colpito l'Agenzia delle Entrate sarebbe stato condotto violando il profilo di un utente. È quanto fatto emergere dai primi accertamenti da parte degli esperti informatici e dai tecnici della Polizia Postale, anche se le verifiche sono ancora in corso. Gli hacker di LockBit hanno pubblicato una serie di screenshot relativi all'attacco. Ed è analizzando quelli e la tipologia di materiale che sarebbe stato sottratto, che gli investigatori e gli esperti ipotizzano che sia stato 'bucato' il profilo di un utente e non l'Agenzia delle Entrate. 

"In riferimento alla notizia apparsa sui social - spiega l'Agenzia - e ripresa da alcuni organi di stampa circa il presunto furto di dati dal sistema informativo della fiscalità, l'Agenzia delle Entrate precisa di aver immediatamente chiesto un riscontro e dei chiarimenti a Sogei, società pubblica interamente partecipata dal ministero dell'Economia che gestisce le infrastrutture tecnologiche dell'Amministrazione finanziaria, che sta effettuando tutte le necessarie verifiche". 

E ancora, Pierguido Iezzi, CEO di Swascan polo della cybersicurezza del Gruppo Tinext: "LockBit ha pubblicato nel dark web la notizia di aver sottratto tramite malware 78 GigaByte di dati dalla Agenzia delle Entrate, intimando un ultimatum di cinque giorni per il pagamento del riscatto per la restituzione di documenti, scansioni, rapporti finanziari e contratti, di cui presto verranno pubblicati degli screenshot esemplificativi del materiale rubato. In caso contrario, la consueta minaccia è di pubblicare i dati disponibili". 

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