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Fulmini, "cosa fare per non essere colpiti": parla l'esperto

Fulmini

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"In Italia muoiono 10-15 persone l'anno di media uccise da un fulmine": torna la paura per i fulmini dopo la morte dell'industriale Alberto Balocco e dell'amico Davide Vigo, colpiti entrambi mentre stavano facendo un'escursione in bicicletta nell'Alta Val Chisone, in provincia di Torino. E non solo: poco fa sarebbero stati presi in pieno da un fulmine anche tre ragazzi che si trovavano sul Gran Sasso. Uno di loro sarebbe in gravi condizioni. "È un episodio difficile da prevenire, subdolo, e non sempre avviene sotto una nube temporalesca", ha spiegato a La Stampa Daniele Cat Berro, esperto della società meteorologica italiana.

 

 

 

I luoghi più pericolosi - ha continuato l'esperto - sono quelli "aperti": "Nel caso della montagna non tanto le Alpi interne, come Aosta o Bolzano, quanto sulla fascia prealpina, nelle zone che si affacciano alla Val Padana: Varese, Como, le prealpi venete e friulane. Lì dove i temporali sono più frequenti. Ma si è in pericolo anche in acqua, mare, lago o fiume che sia, e in aperta campagna". Quando ci si trova in una situazione rischiosa, bisognerebbe subito cercare riparo in un edificio, continua Cat Berro, che precisa: "Il luogo più sicuro in cui possiamo trovarci durante un temporale è la macchina". E ancora: "Un'altra cosa da fare è abbandonare subito i luoghi più elevati, come creste, vette. La forma appuntita del territorio, prominente, può facilitare l'innesco di un fulmine".

 

 

 

Nel caso in cui non ci siano posti dove ripararsi, "l'importante è evitare gli alberi e accucciarsi in posizione "a uovo" con i piedi uniti. Serve a evitare quella che è chiamata la "corrente di passo": anche se noi non veniamo direttamente colpiti dalla scarica, può capitare che il fulmine caduto a breve distanza sviluppi un gradiente di potenziale elettrico lungo il terreno - spiega l'esperto -. Se noi siamo a piedi divaricati, toccando il suolo in due punti distanti tra loro facciamo da "arco", dove si sviluppa una differenza di potenziale che fa sì che la scarica elettrica passi attraverso il nostro corpo". Non rappresenterebbero un pericolo, invece, gli smartphone. 

 

 

 

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