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Terremoto, scosse tra Liguria, Emilia e Toscana: c'è un nesso? Cosa dicono gli esperti

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Una giornata a dir poco anomala per le scosse di terremoto che sono state registrate in diverse zone dell’Italia. L’ultima ha avuto come epicentro la provincia di Modena, con una magnitudo tra 3.7 e 4.4: è stata avvertita anche in Toscana, in particolare nella provincia di Lucca. Nella stessa zona sono seguite altre due scosse nel giro di pochi minuti, ma di intensità debole.

 

 

Non si registrano danni a persone o cose, e lo stesso vale per le precedenti scosse registrate in Liguria: nella provincia di Genova le scosse sono avvenute a circa 10 chilometri di profondità e sono state avvertite nitidamente dalla popolazione, con molte persone che sono corse in strada per la paura. Si stima che in questo caso il terremoto sia stato di magnitudo 4.1. Prima ancora c’era stata una scossa nella provincia di Ascoli Piceno, sempre di magnitudo intorno a 4. Anche in questo caso non sono stati registrati danni, ma solo lo spavento di parte della popolazione.

 

 

“Le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso”, sono le parole del sismologo Carlo Meletti, riportate dal Corriere della Sera. “Il terremoto delle Marche - ha spiegato - è più profondo rispetto ai terremoti tipici dell’Appennino, localizzato lungo la costa in una fascia esterna che ha una sua sismicità con meccanismi diversi da quelli che si osservano nei terremoti tipici dell’Appennino”.

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