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Giuseppina Giugliano, svelato il trucco della bidella pendolare

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Michele Zaccardi
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La storia della giovane bidella che tutti i giorni prende il treno da Napoli per raggiungere Milano, dove lavora, ha incuriosito tutti (o quasi). Insieme alla curiosità, però, sono arrivati anche i sospetti. Tra chi faceva i conti in tasca alla bidella pendolare e chi raccoglieva le voci dei colleghi che affermavano di non averla mai vista, il mistero si è infittito. Alla fine, a sfatare il mito è stato il giornalista Francesco Oggiano in un articolo pubblicato nella sua newsletter Digital Journalism e riportato da Dagospia.

Dopo aver consultato un documento del Ministero dell’Istruzione, Oggiano giunge infatti alla conclusione che la bidella «non avrebbe fatto la pendolare “tutte le mattine, compreso il sabato”. E non farà più la pendolare per almeno i prossimi 7 mesi». Nel testo, infatti, si legge che dal 19 gennaio Giuseppina Giugliano si trova «in congedo per assistenza familiari con handicap in situazione di gravità», che durerà fino alla fine dell’anno scolastico, ovvero fino al 31 agosto 2023. Secondo il giornalista, «non sarebbe esatto dire che la collaboratrice scolastica sia andata ogni mattina a Milano, così come non sarebbe esatto dire che non ci sia mai andata se non per due giorni». È stata infatti supplente in alcuni licei milanesi dal 2019. Tuttavia, fino al 2021, a causa del Covid, le lezioni alle scuole superiori si sono tenute, per gran parte del tempo, in didattica a distanza. Insomma, la sua presenza non era né richiesta né necessaria.

Poi, nell’anno scolastico 2021-2022, dopo circa un mese e mezzo di lavoro all’istituto Luigi Cadorna, sempre a Milano, le viene riconosciuto, come si legge nel documento del ministero, un «congedo per assistenza a familiari con handicap», che inizia il 2 novembre 2021 e finisce il 31 agosto 2022. Si arriva così all’anno scolastico 2022-2023, quando le viene assegnato, in attesa di diventare di ruolo, un incarico provvisorio al Liceo artistico Boccioni. Sempre grazie ad alcuni permessi, a settembre e ottobre 2022 non si presenta a scuola durante due lunedì e quasi mai al sabato. Dopo essere diventata di ruolo il 5 novembre, per tutto il mese si assenta per malattia. Infine, il 19 gennaio prende di nuovo un congedo straordinario (e retribuito) fino alla fine dell’anno scolastico per assistere i suoi familiari. «Facendo due calcoli» scrive Oggiano, «su una novantina di giorni di scuola (dal 12 settembre al 19 gennaio), risulterebbe assente in circa una trentina». Insomma, le incongruenze tra quello che ha dichiarato la bidella e quanto emerge dai documenti consultati dal giornalista sono numerose. Ma i conti su tariffe ferroviarie e stipendio? Quelli, spiega Oggiano, tornano. «Un conto sono i costi per fare una tratta 200 giorni in un anno (tanti sono quelli più o meno previsti nei licei italiani). Un altro per farla qualche decina di volte»

 

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