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Roberto Gualtieri, il diktat: "Vietato filmare le baraccopoli"

Pietro De Leo
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Chiamiamolo scrupolo, zelo. Premura. Insomma, quel sentimento di esplicita protezione che nel Pd aleggia in favore dei rom, anche quando si rendono protagonisti di storie ben poco edificanti. È ormai noto alle cronache il caso della consigliera Pd milanese, Monica Romano, che ha criticato quanti riprendono le borseggiatrici nomadi che agiscono nella metro meneghina. «Un’abitudine molto preoccupante», l’ha definita, ovviamente mettendoci in mezzo lo «squadrismo» e suscitando valanghe di reazioni. Da Roma arriva un’altra vicenda. Le squadre di polizia locale del territorio hanno ricevuto una comunicazione del vicecomandante generale, Stefano Napoli. Nel documento c’è scritto che, per accedere ai campi nomadi vigilati dalla polizia locale di Roma Capitale, giornalisti e cameramen, enti, organismi privati e pubblici d’ora in avanti dovranno munirsi di “preventiva autorizzazione” del gabinetto del Sindaco.

 


Il documento riporta, come oggetto, “Riprese televisive e cinematografiche presso i villaggi di solidarietà” e riguarda i campi di via dei Gordiani, via di Salone, Via Candoni, Castel Romano e via Lombroso. Dunque, per documentare e testimoniare occorrerà chiedere il permesso al gabinetto di Roberto Gualtieri. Un’iniziativa che ha suscitato le critiche dell’opposizione. «Un giornalista sa quel che deve fare, nessuno può dire cosa andare o non andare a vedere», spiega Davide Bordoni, coordinatore romano della Lega e consigliere comunale, e aggiunge: «Soprattutto in contesti complessi come i campi rom, servirebbe promuovere la trasparenza, non comprimerla». Sempre dal partito di Matteo Salvini, il consigliere in Campidoglio Fabrizio Santori definisce «sconcertante» il fatto che «la stampa, per entrare nei campi nomadi, debba essere autorizzata dal Campidoglio. Il sindaco Gualtieri cosa vuole nascondere? Per quale misterioso motivo per entrare in un posto pubblico bisogna avere l’autorizzazione del sindaco e in particolare un giornalista dovrebbe chiedere il suo permesso, ad esempio, per fare un’inchiesta sulle attività lavorative o sul grado di istruzione di chi vive in un campo nomadi?». Critiche anche da Fratelli d’Italia. Il consigliere comunale Federico Rocca attacca: «Il Campidoglio prova a mettere il bavaglio ai giornalisti per nascondere la vergogna dei campi rom. E come se non bastasse agli agenti di polizia locale, già ridotti a fare una vigilanza ridicola e di facciata davanti ai campi, ora attribuiscono anche il ruolo di buttafuori».

 

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