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Lago Maggiore, il ruolo del "downbrust": cosa ha affondato la barca

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Si sta ancora indagando sul naufragio avvenuto i giorni scorsi nel Lago Maggiore, ma quanto pare non era stata diffuso nessun allarme meteo ma il lago è stato colpito da una corrente d’aria molto violenta che si forma durante i temporali molto forti. Questo fenomeno, spiegano i meterologi, si chiama downburst ed è caratterizzato da comprende forti raffiche discendenti di vento con moto orizzontale che scendono a tutta velocità da una nuvola temporalesca. Queste possono raggiungere velocità anche molto elevate, prossime o superiori ai 100 km/h.  Agli occhi umani un downburst appare come una sorta di cilindro di colore scuro che scende da una nuvola e si riversa verso terra. Non bisogna, quindi, confondere il downburst con le trombe d’aria dato che durante questo fenomeno il vento si muove in modo circolare e si presenta come un cono che scende dalla nube e gira velocissimo.

 

 

Ed era proprio un downburst quello che ucciso quattro persone sul Lago Maggiore. Come dimostra e documenta il timelapse di 2700 scatti (un fotogramma ogni tre secondi)  del fotografo Lorenzo Alberganti pubblicato su Repubblica.  "Ero sul lungolago di Intra, la sponda piemontese del Lago Maggiore, opposta a quella in cui si è verificata la tragedia", racconta il fotografo. "Le condizioni meteo stavano per peggiorare. Così, ho messo la fotocamera sul treppiede e ho avviato la ripresa. Per un'ora e mezza, dalle 17.55 alle 19.25. Solo dopo mi sono reso conto che dentro quella tempesta che avevo registrato era avvenuto il naufragio".

 

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