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Caso La Russa, "nessuna delle 4 ha visto niente": per l'accusa si mette male

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Sono stati sentiti nuovi testimoni nell’ambito dell’indagine che vede indagato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio. È dunque entrata nel vivo l’inchiesta partita dalla denuncia della ragazza di 22 anni che ha confermato le accuse contenute nella querela presentata a fine giugno. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro, che indagano insieme alla Squadra Mobile, non hanno invece in programma a breve un interrogatorio di La Russa jr che del resto, in questa fase degli accertamenti, avrebbe poco senso a livello di comprensione dei fatti. Il ragazzo di 21 anni resta l’unico iscritto nel registro degli indagati mentre è ancora al vaglio la posizione di Dj Nico, che, secondo il racconto della ragazza, avrebbe partecipato allo stupro.

 

 

Per ricostruire il contesto, gli inquirenti hanno chiesto conferme alle amiche della giovane e a una ragazza conosciuta quella sera nel club. Una di loro è, si legge nella denuncia, "la mia amica che mi ha riferito che dopo l’assunzione di una bevanda alcolica da parte di Leonardo non ero più in grado di parlare normalmente e mi disse che ero stata drogata". Ma nessuna di esse, quattro in totale, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è stata in grado di affermare di aver visto Leonardo Apache versare qualcosa nel bicchiere offerto alla giovane. L’amica della ragazza ha solo potuto ripetere davanti ai pm di averla vista perdere il controllo di sé subito dopo che il figlio del presidente del Senato le aveva dato il drink.

 

 

Questo fatto sarebbe importante da chiarire perché alleggerirebbe la posizione dell'indagato. In ogni caso, l'inchiesta che deve acclarare se la ragazza che ha denunciato lo stupro, al momento in cui c’è stato il rapporto con Leonardo Apache La Russa, fosse in condizioni di esprimere il consenso consapevole che chiede la legge.

Intanto il padre della presunta vittima attacca dalle colonne de La Verità il figlio del presidente del Senato: "Oggi i ragazzini non fanno delle gran vite, diciamocelo, e nel locale in cui si trovavano erano tutti drogati. È inutile che quello là (il riferimento è al presidente del Senato Ignazio La Russa, ndr) dica 'mio figlio, invece, no'. E questa non è una colpa, è un fatto".

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