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Delitto di Cologno, il killer: "Quando ho capito, ero zuppo di sangue"

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"Sofia dormiva. Mi sono scagliato contro di lei: ho sferrato il primo colpo al collo, poi altre due volte. Quando ho preso coscienza di ciò che era successo, ero zuppo di sangue, fuori dalla stanza": a raccontarlo ai carabinieri sarebbe stato Zakaria Atqaoui, il 23enne che ha ucciso la sua ex fidanzata, Sofia di 20 anni, a Cologno Monzese. Prima di colpirla, il giovane si sarebbe nascosto nell’armadio in casa di lei per ben sei ore. Mentre l’amica che aveva accompagnato a casa Sofia "era nell’altra stanza e non si è accorta di nulla", avrebbe spiegato Zakaria. 

 

 

 

Nascosto nell'armadio, il ragazzo avrebbe trascorso tutto il tempo a controllare la serata in discoteca di Sofia attraverso le stories sui social. Secondo Zakaria, quella sera la sua ex sarebbe tornata a casa insieme a un altro ragazzo: "Volevo sorprenderla". All’1.51 - come ricostruisce il Corriere della Sera - dall'armadio avrebbe scritto diversi messaggi a un suo amico: "Ti giuro che me la paga"; e ancora: "Che vergogna zio"; "Mi vergogno, f**a, di essere stato con una così".

 

 

 

Al rientro delle due ragazze, scatta la furia omicida. Prima di uscire dall'armadio, però, il 23enne avrebbe aspettato che le due giovani si addormentassero. Alle 7 il momento dell'agguato. "Non ce la facevo a rimanere lì, tremavo, ero nel panico, avevo la nausea", avrebbe confessato. Dopo l'omicidio, si sarebbe cambiato i vestiti sporchi di sangue e avrebbe buttato il cellulare. Poi è stato lui stesso a consegnarsi. 

 

 

 

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