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Chiara Gamberale, la soffiata: "Come è salita a bordo dopo la sceneggiata"

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Lei non sa chi sono io! La scrittrice Chiara Gamberale ha raccontato sui social l'affronto che ha subito all’aeroporto Marco Polo di Venezia dove è rimasta a terra per un “sorteggio” a sorpresa per via di troppe prenotazioni sull’areo per Atene di Volotea.  La compagnia ha scelto, come fa sempre, la strada più semplice: imbarcare tutti tranne lei e un'altra persona. La "premio Campiello" però non ci sta e si sfoga sui social. Poi per miracolo arriva la soluzione che lei stessa ha condiviso sui social: “Siamo riuscite a prendere un volo per Vienna e poi da Vienna siamo andate ad Atene, dove siamo arrivate a mezzanotte”.

Come ha fatto? A rivelare il mistero del viaggio della Gamberale è un lettore di Dagospia che scrive a Roberto D'Agostino per raccontare la sua versione dei fatti. "Dopo il sorteggio per l’overbooking e l’esclusione dal volo", rivela il testimone, "la famosa scrittrice ha chiamato papà Vito il quale ha contattato Enrico Marchi, presidente Save, (la società che gestisce l'aeroporto di Venezia, ndr) per sapere come mai la figlia non fosse partita". "Dopo le scenate al check-in", continua il lettore di Dago, "la sera viene messa su volo Austrian per Vienna e poi da lì ha volato verso Atene".

Poi la rivelazione compromettente: "Aveva la carta identità strappata in due, e quindi non valida, e il capo scalo Lufthansa non voleva neanche farla partire". "Alla fine", spiega il testimone oculare, "è riuscita a partire perché qualcuno le ha fatto il check in online e come documento ha utilizzato la patente". "La signora Gamberale", conclude il lettore di Dagospia, "a detta delle signorine al desk e del personale aeroportuale, si è comportata in modo molto arrogante".

 

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