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Torino, Massimo Segre e Cristina Seymandi? Ecco i loro affari milionari

Simona Pletto
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Tra Cristina Seymandi e Massimo Segre, due nomi finiti sulla bocca di tutti per il video della festa di fidanzamento a Torino in cui il promesso sposo accusava l’ormai ex fidanzata di tradirlo, ci sono affari milionari. Lei, 47 anni, è una manager tutta affari, politica e beneficenza; lui, 17 anni più grande, è un rampante manager della finanza subalpina, proveniente da una famiglia molto in vista a Torino. Dunque, ora in molti si chiedono come faranno i due a sciogliere i legami finanziari e societari che si sono intrecciati in questi tre anni. Se lo domandano amici, parenti, conoscenti; ma soprattutto i 153 dipendenti della “Savio Thesan Spa”, una azienda di serramenti salvata dai mancati sposi grazie ad un finanziamento di due milioni di euro arrivato con l’aiuto dell’ex fidanzato di Cristina. Per Segre, che a fine discorso, prima di andarsene, per gli ospiti rimasti ha fatto partire la musica in sottofondo alle slide con le foto dell’ex accompagnata dai vari amanti, non è certo questo il periodo migliore. Ha saputo da poco di essere al centro di una inchiesta giudiziaria.

L’accusa della procura è duplice, abusivismo bancario e finanziario. A giugno gli uomini della guardia di Finanza hanno reso note le contestazioni agli indagati, otto in tutto. Al centro la Directa Sim, la società di cui è presidente Segre e che in questi anni sarebbe stata una banca di mestiere. Avrebbe attuato un’enorme raccolta di risparmi altrui. Senza avere i permessi per farlo. Tanto da far lievitare il fatturato, passato da 220 milioni agli oltre 850 del 2021. Gli istituti di credito coinvolti sono una trentina.

 


Ma chi è Segre? Il 64enne è rimasto vicino a De Benedetti seguendo le orme di mamma Franca che è stata la commercialista di fiducia dell’ingegnere e la banchiera che lo ha supportato nelle prime scalate finanziarie con la banca di famiglia, la Bim. Massimo ancora oggi siede nel Consiglio d’amministrazione della società editrice che pubblica il quotidiano “Domani”, e come detto guida “Directa sim”, che nel 1995 fu pioniera del trading on line. Poi c’è lei, Cristina, che dal 2022 è anche amministratore delegato della “Savio Thesan Spa”, in cui è entrata rilevando le azioni attraverso la sua Hope srl (dove c’è anche Vittorio Moscatelli, ad della Ipi, la cassaforte del finanziere torinese). La Savio era una società in crisi ma Cristina, a cui non mancano i legami politici, aveva presentato alla Regione Piemonte un progetto di acquisizione che aveva ottenuto così un finanziamento di oltre 2 milioni di euro dalla finanziaria regionale FinPiemonte. La Seymandi è anche direttrice di Directa Sim. Ma condivide con il suo ex compagno pure la Fondazione Molinette Onlus. Insomma, l’intreccio affaristico è notevole. Ora si tratta di capire se il manager tradito saprà mettere da parte gli affari di cuore. 

 

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