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Venezia, scontrino-choc: "Poi dicono di Taormina", esplode il caso politico

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In questo periodo Venezia attrae proprio tutti. Dalle star del cinema - invitati alla Mostra del Cinema - fino a influencer, modelle e persino politici. Ma il soggiorno trascorso tra giri in gondola, rassegne cinematografiche e pasti lussuosi ha un prezzo. E, in certi casi, anche molto salato. È il caso di Cateno de Luca, giunto nella città dell'amore in compagnia della con la moglie. Il neo sindaco di Messina ha pubblicato sui social una foto dello scontrino della cena facendo un parallelismo con la sua Taormina, dato che la località siciliana viene considerata “cara” da alcune persone.

"Min…. a! Tutto era buonissimo … tranne il conto", il commento ironico del sindaco. Tre bottiglie d'acqua, due calici di vino nella cena a cui hanno partecipato quattro persone. "Uno per risparmiare ha preso spaghetti al pomodoro ma non credeva che costassero 30 euro!", commenta De Luca. Poi due piatti di risi e bisi (dal costo di 48 euro). Sulla tavola anche un rombo alla mugnaia. Il conto sopra quota 300 euro (309 per la precisione). "E poi dicono che Taormina è cara…", conclude il primo cittadino.

 

 

Molti utenti sui social hanno voluto commentare la lamentela del sindaco di Taormina. Alcuni gli hanno dato ragione, anche se c'è che chi ha voluto precisare che: "Mangiare in quattro a Venezia mi sembra una cifra più che onesta se si è mangiato bene e sopratutto pesce …".

 

 

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