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Brandizzo, il manifesto sulla bara: "Il mondo del lavoro fa schifo"

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Chivasso oggi si è fermata per le esequie di Giuseppe Aversa, uno dei cinque lavoratori morti nell'incidente ferroviario di Brandizzo nel Torinese. Davanti al duomo di Santa Maria Assunta ci sono dei palloncini azzurri e bianchi e le corone di fiori delle Ferrovie e della azienda Si.Gi.Fer., dove lavorava il 49enne e i suoi quattro colleghi travolti dal treno regionale la notte tra il 30 e il 31 agosto. Il feretro è arrivato in corteo, dall'ospedale. Ad attenderlo in Piazza della Repubblica un centinaio di persone, commosse. Tra di loro anche l'assessore regionale Fabrizio Ricca e Gianluca Gavazza vicepresidente del consiglio regionale.

"Sarai sempre con noi. Gli amici" si legge su un nastro. E proprio gli amici e i parenti indossano una maglietta con la foto di Giuseppe e con la frase stampata "Sempre nel cuore". Sulla manica il simbolo della Juventus, di cui il 49enne era molto tifoso, e sulle spalle la scritta "Beppe". Quando la bara è arrivata sul sagrato c'è stato un lungo applauso.

 

 

Dietro la bara un manifesto che recita "Prego per questi cinque ragazzi che sono morti sul posto di lavoro in un modo atroce, orribile! Sono vicino ai familiari delle vittime, chi ha sbagliato deve pagare. Il mondo del lavoro oggi è uno schifo totale - si legge ancora Tutto per ridurre i costi e per il Dio denaro giocano con la vita delle persone. È ora di dire basta, Non deve più succedere". Il manifesto è firmato "un pensionato ex dipendente Fiat".

 

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