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Papa Francesco e il politicamente corretto: godono Elkann & De Benedetti

Leporello
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Davvero infallibile questo Bergoglio, sempre sul pezzo e sempre dalla parte giusta. Prendete un argomento qualsiasi, purché politicamente corretto, e quasi per magia -absit iniuria verbis- lo troverete a pontificare, con gaudium magnum delle fattucchiere nostre, i giornali di John Elkann, di Carlo de Benedetti e la tv di Urbano Cairo.

Il fatto è che quando ci stanno di mezzo le priorità dei buoni & giusti, che si tratti di clandestini, Lgbtq, fine vita o matrimonio dei preti, l’oriundo piemontese, catapultato sul Soglio di Pietro da quella Argentina dove non è mai più voluto tornare (chissà mai perché!), non si tira indietro. Cosicché dopo il famoso «chi sono io per giudicare»- che detto dal Vicario di Cristo fa tanto resa senza condizioni - eccolo ora a pronta e assoluta difesa delle paturnie dei “gretini” e a spiegarci che «non si può mettere in dubbio l’origine umana del cambiamento climatico». 

 

Roba che a suo tempo avrebbe confermato in tutti i suoi dubbi il buon Galileo Galilei e che oggi spiega la moderna infallibilità di questo Bergoglio. Che, da par suo- gesuita ça va sans dire- ne sa una in più del Diavolo.

 

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