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Vaiolo delle scimmie, 10 casi a Firenze: qual è il focolaio

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Paura a Firenze dove dieci persone sono risultate positive al vaiolo delle scimmie. Secondo una prima ricostruzione, sette di queste persone, giunte da più province della regione, erano state in una discoteca nell’hinterland della città. Gli infetti, tutti giovani, avrebbero infatti partecipato a Capodanno a una serata in un locale gay.

Da un punto di vista clinico nessuno di loro desta preoccupazione ma, trattandosi di un’infezione virale, è massima allerta. La Regione ha già inviato una segnalazione al ministero della Salute, come previsto dal protocollo per malattie di questo tipo.

Al vaglio, dunque, la mappa dei contagi. Stando all’Istituto superiore di sanità tra umani il contagio può avvenire con una vicinanza stretta e prolungata con un sintomatico. Ossia, parlare a poca distanza (il passaggio di goccioline di saliva), un contatto fisico a lesioni cutanee oppure durante i rapporti sessuali. L'infezione si manifesta per lo più attraverso delle eruzioni cutanee con vescicole, linfonodi ingrossati e febbre

 

 

Cosa fare allora in caso di infezione? In Italia, per contrastare il vaiolo e l’Mpox negli adulti di età superiore ai 18 anni con elevato rischio di contrarre l’infezione, è stato autorizzato da agosto 2022 l’uso del vaccino MVA-BN. Per ora però non si consiglia una campagna di vaccinazione su larga scala. Solitamente la malattia tende a regredire autonomamente in 1-2 settimane senza terapie specifiche, ma può essere più grave nei bambini. 

 

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