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La veggente di Trevignano indagata per truffa: una bomba da 123mila euro

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La veggente di Trevignano, Gisella Cardia, e il marito Gianni sarebbero indagati per truffa dalla procura della Repubblica di Civitavecchia. Secondo quanto si apprende, l'iscrizione sul registro degli indagati sarebbe avvenuta a seguito della denuncia querela presentata dall'ex seguace Luigi Avella, un uomo di 70 anni che avrebbe donato, all'associazione gestita dalla donna e dal marito, la somma di 123 mila euro, salvo poi pentirsene. La coppia di coniugi è conosciuta, nel comune di Trevignano, sul lago di Bracciano, per aver annunciato presunte apparizioni della Madonna.

La notizia dell'iscrizione dei due nel registro degli indagati per truffa è stata svelata nella trasmissione Mattino Cinque, condotta da Federica Panicucci su Canale 5. Anche se il legale della coppia, Giuseppe Marazzita, ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna notifica. A Fanpage, invece, un'altra legale che assiste la coppia, Solange Marchignoli, ha chiarito: "Si stanno distribuendo denunce come si distribuscono caramelle all'oratorio. È solo una delle tante che hanno ricevuto i coniugi Cardia, si tratta di azioni giudiziarie che non è detto che vadano a buon fine, diventando procedimenti giudiziari. Se c'è una denuncia non vuol dire che ci sarà un processo". Poi ha aggiunto: "I coniugi Cardia a loro volta hanno depositato denunce".

 

 

 

L'uomo che ha presentato la denuncia a Repubblica aveva detto: "Ho dato in tutto 123 mila euro, tutto con bonifici, per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose. Di questi, 30 mila euro li ho dati al marito per sostenere le spese della logistica. Quando ho scoperto che qualcosa non andava mi sono allontanato".

 

 

 

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