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Novovirus "nei serbatoi d'acqua": raffica di gastroenteriti sul Lago di Garda

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E' scattato ufficialmente l'allarme novovirus in Veneto. Da tre giorni Torri del Benaco, località in provincia di Verona affacciata sul Lago di Garda, è travolta da una raffica di gastroenteriti.

Un contagio collettivo che ha coinvolto 300 persone, tra cui molti turisti. Il sindaco Stefano Nicotra, in un messaggio alla cittadinanza diffuso sui canali social, è stato costretto a intervenire per precisare che il novovirus, responsabile del contagio, si troverebbe nei serbatoi d'acqua del Comune. . Secondo una prima stima diffusa dal sindaco, i casi potrebbero essere addirittura il triplo di quanti accertati finora, addirittura 900. 

L'Ulss 9 Scaligera, tuttavia, ha sottolineato come finora gli accessi ai Pronto Soccorso della zona restino tutto sommato contenuti: tutti gli utenti sono stati rinviati a domicilio, senza necessità di ricovero. La malattia non è pericolosa e si risolve in pochi giorni, e le autorità sanitarie invitano a bere liquidi per evitare la disidratazione. Le fasce più a rischio sono gli anziani e le persone immunodepresse.

Dai primi risultati delle analisi, ha spiegato il sindaco Nicotra, "è emerso un parere negativo per la falda acquifera del lago e per il cuore del nostro acquedotto. Tutto è regolare e nei parametri. Il problema - ha aggiunto - sorge in alcuni serbatoi che si trovano tra il centro storico e metà collina verso la frazione di Albissano, dove si stanno accentuando i prelievi e le analisi più accurate. E' confermato che lì c'è presenza di norovirus. Si attende domani per avere la certificazione ufficiale dell'Ulss 9".

Nel pomeriggio è proseguita la distribuzione di bottiglie di acqua messe a disposizione da Azienda Gardesana Servizi, e rimane in vigore l'ordinanza sindacale che vieta l'utilizzo di acqua potabile per usi alimentari e personali, con la raccomandazione di non avvicinarla al volto, in particolare agli occhi e alla bocca
 

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