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Sciopero balneari, "dalle 9.30": cosa succede domani a chi va al mare

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La protesta dei balneari in programma domani, venerdì 9 agosto, ha dei contorni ancora poco definiti. Gli stabilimenti, infatti, si presentano in ordine sparso allo sciopero previsto di due ore. Quelli che hanno deciso di aderire allo stop resteranno chiusi dalle 9.30 alle 11.30 in segno di protesta contro il mancato intervento del governo per dare più certezze alle imprese del settore. A preoccupare i gestori il fatto che le concessioni sono scadute lo scorso 31 dicembre dopo lo stop del Consiglio di Stato alle proroghe decise dal governo.

Tra gli addetti ai lavori, però, ci sono delle divisioni: a proclamare lo sciopero sono state Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti. Mentre oggi Assobalneari ha preso le distanze dall’iniziativa annunciando che non sosterrà la protesta. "Prevediamo un'adesione sostenuta, dell'80% e oltre dei nostri iscritti, alla mobilitazione in programma domani nel comparto balneari che prevede l'apertura ritardata degli ombrelloni", ha detto a LaPresse la Fiba-Confesercenti. L'associazione ha spiegato che la mobilitazione serve a chiedere al governo di intervenire per "evitare lo stato di confusione che si sta generando nel comparto balneare italiano e, ancora di più, nelle famiglie e nelle imprese che hanno investito e creduto in un regime legislativo che riconosceva dei diritti che oggi non ci sono più".

 

 

 

Diversa la posizione di Assobalneari: "Non è giusto penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti balneari italiani per le loro vacanze, riconoscendone qualità e funzionalità. Per questo migliaia di aziende associate ad Assobalneari e La Base Balneare con Donnedamare, le organizzazioni maggiormente rappresentative degli operatori balneari italiani, si asterranno dallo sciopero convocato da alcune sigle sindacali per venerdì 9 agosto". 

 

 

 

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