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Chiara Petrolini, smalto rosso davanti al gip? La criminologa: "Cosa significa"

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Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo ai domiciliari con l'accusa di aver ucciso e seppellito nel giardino di casa i suoi due figli appena nati, ha deciso di non rispondere al gip quando è andata in Procura per l'interrogatorio di garanzia lo scorso giovedì. All'arrivo nell'edificio, inoltre, si è coperta il viso con un foglio. A catturare l'attenzione sarebbe stato un dettaglio in particolare: il fatto che la giovane studentessa si sia presentata in Procura con le mani perfettamente curate e le unghie smaltate con un rosso acceso.

Secondo la criminologa e giornalista Anna Vagli, sentita da Leggo, questo sarebbe segno di "una personalità dissociata". "Quando una persona viene accusata di un crimine così grave come l'uccisione e l'occultamento dei neonati in giardino e si presenta con un aspetto così curato, con quelle unghie che sembrano appena fatte, è evidente che c'è un forte contrasto tra la gravità dell'azione e la cura estetica - ha spiegato l'esperta -. Quelle unghie appartengono alle mani che avrebbero commesso quel crimine, con cui ha scavato la buca per metterci dentro i neonati, quindi le mani hanno avuto un ruolo centrale in questa attività".

 

 

 

La criminologa poi ha aggiunto: "C'è una frattura tra il silenzio verbale (la scelta di non parlare davanti al gip è stata del suo legale, ndr) e la comunicazione non verbale rappresentata da quella cura eccessiva nelle mani con quello smalto rosso. Lei paradossalmente è come se volesse attirare l'attenzione su un elemento che di solito verrebbe nascosto in una situazione di colpa". Secondo la Vagli, inoltre, "il colore rosso ha un significato simbolico molto forte. In psicologia del colore, il rosso evoca emozioni intense. In un contesto del genere è un colore dissonante e trasmette disconnessione emotiva. È come se la ragazza non riconoscesse la gravità delle sue azioni o non si riuscisse a collocare nel ruolo della colpevole e pentita".

Si tratterebbe, stando all'analisi della giornalista, di "una scelta che rappresenta una dissociazione emotiva, un tentativo di prendere le distanze psicologiche dal crimine che ha commesso ed è anche coerente col fatto che ha preso i due neonati morti e li ha nascosti in giardino, allontanando il pensiero di ciò che ha fatto. Quello smalto è un aspetto superficiale controllabile dell'apparenza e quindi della linea estetica".

 

 

 

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