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Scoperta una mini casa a luci rosse a Roma

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A gestirla due anziani coniugi di 77 e 60 anni, i quali avevano affittato alcune stanze a due giovani ragazze straniere

Roberto Amaglio
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Vanno bene le strutture ricettive soft. Va bene il potenziamento dei servizi per attirare i clienti e superare la difficile congiuntura economica. Ma l'idea avuta da una coppia di coniugi romani di 77 e 60 anni che gestivano un Bed & Breakfast nella capitale è stata un po' troppo sopra le righe, oltre a essere illegale. Affittando alcune camere a due ragazze straniere, infatti, i due coniugi avevano trasformato una parte del loro “ostello” in una vera e propria casa a luci rosse. I due anziani imprenditori, lungi dall'essere stati gabbati dalle ragazze straniere, non solo riscuotevano l'affitto dei locali, ma incassavano parte dei proventi provenienti dall'altra “attività imprenditoriale” ogni qualvolta che un cliente faceva visita nella loro struttura. A scoprire il losco e sexy traffico i Carabinieri di Roma, i quali dopo molte ore di appostamento di fronte alla struttura ricettiva sono intervenuti ritrovando un discreto bottino. Nelle camere delle due ragazze (una spagnola di 33 anni e un'albanese di 24 anni) gli agenti hanno ritrovato circa 2000 euro, frutto secondo gli inquirenti di soli due giorni di lavoro. A questi vanno aggiunti i 630 euro ritrovati nelle tasche dell'anziano gestore della struttura, ritenuti essere la percentuale riscossa su ogni cliente ricevuto.

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