Il cardinal Joseph W. Tobin, classe 1952, è l’arcivescovo di Newark, nel New Jersey, dal 2017. È un altro degli alti prelati della Chiesa Cattolica degli Stati Uniti a essere finito nel turbine provocato qualche anno fa dalla scoperta che il cardinale e arcivescovo statunitense Theodore E. McCarrick (1930-2025) si era macchiato di atti di pedofilia, motivo per cui nel 2019 McCarrick è stato ridotto allo stato laicale. Il nome del card.
Tobin saltò fuori per lo scetticismo che mostrò verso le accuse quando la vicenda McCarrick non era ancora provata, ma i processi alle intenzioni sono sempre indegni. Molto più importanti sono invece i fatti. Per esempio la retorica aperturista che il card. Tobin riserva da sempre al mondo LGBT+. Indelebile è il ricordo di quando, nel 2017, anno del suo insediamento a Newark, il porporato ricevette con favore e forse fervore quello che egli stesso definì un «pellegrinaggio» di fedeli cattolici omosessuali sia maschi sia femmine con tanto di famiglie (in diversi casi, con tutta evidenza, uteri in affitto). Ora, i pellegrinaggi sono un’altra cosa.
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Fuori dalla porta Perugina, dove passano i cardinali per le Congregazioni (ieri la settima), si fa largo sempre di pi&ug...Non si fanno per venerare gli uomini, nemmeno i principi della Chiesa. Si fanno per impetrare una grazia o per rendere grazie, si fanno magari anche per espiare e non sono mai la fiera delle vanità. La differenza fra accogliere nella carità qualunque fedele e benedire una carnevalata anche a beneficio di telecamere è lampante a tutti, e la cosa più insopportabile è la strumentalizzazione delle persone.
In materia di omosessualità è peraltro nota l’opposizione del card. Tobin al Catechismo della Chiesa Cattolica, l’enorme compendio della fede spiegata e ragionata che fu promulgato nel 1997 da san Giovanni Paolo II. Il porporato statunitense dice che in realtà quello che non gli aggrada è la definizione dell’omosessualità come «intrinsecamente disordinata». Padronissimo. Ma il busillis è: se diventasse Papa, il card. Tobin ordinerebbe di apporvi una pecetta che invece dicesse «intrinsecamente ordinata»? Perché delle due l’una. Perla Chiesa Cattolica l’atto omosessuale non corrisponde all’ordine naturale della persona voluto da Dio. È un precetto morale che consegue a una antropologia precisa che viene da una certa teologia. La si può contestare anche in modo veemente, come infatti accade, ma non si può pretendere che la Chiesa si spari in un piede, soprattutto se si diventa Pontefice.
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La questione cinese, tanto grande quanto è esteso il territorio della nazione asiatica, che rischia di trasformar...Al conclave che fra qualche giorno si aprirà interessa questo e non altro. Qualcuno fuori dalla Cappella Sistina storcerà il naso, ma sono affari della Chiesa. Si può anche lavorare per demolirla la Chiesa, ma appunto questo è il punto che importa al conclave. Del resto il card. Tobin è un fan del padre gesuita James Martin, deus ex machina del mensile statunitense America e grande sdoganatore dell’ideologia LGBT+; soprattutto il card. Tobin è fan del suo best-seller del 2017, Building a Bridge, libro piaciuto molto anche ad altri aspiranti Papi delle cui posizioni naïf sulla dottrina il conclave è avvertito: il card. Robert McElroy e il card. Kevin J. Farrell.
Cavalli di battaglia il card. Tobin ne ha comunque anche altri: l’immigrazionismo sfrenato (per lui il fatto che qualcuno entri negli Stati Uniti senza documenti non è un problema, ma per la sicurezza dei suoi fedeli molto probabilmente sì) e le donne prete. In una intervista al New York Times del 1° settembre 2018 disse di non vedere cosa impedisca al Papa di creare cardinale una donna. Forse per questo è inadatto a fare il Papa?