All'una di notte uccide il coinquilino a pugni: così è scattato il pestaggio

domenica 8 giugno 2025
All'una di notte uccide il coinquilino a pugni: così è scattato il pestaggio
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Il tappetino nero all’ingresso, le ciabatte infradito accanto, l’inferriata sulla porta, proprio a due passi dal locale con i bidoni della spazzatura messi uno accanto all’altro. Da tempo quell’ufficio nel seminterrato della palazzina di via don Vercesi a Bresso, vicino al Parco Nord, era un mondo a parte rispetto all’edificio ordinato. Ed era occupato da immigrati. Facce anonime che andavano e venivano indisturbate da quell’alloggio usato come appartamento. Venerdì notte scoppia una lite furibonda. Le urla arrivano fino alle case vicine. A un certo punto un ragazzo corre in strada, l’espressione sconvolta, in una mano stringe il telefonino. Chiama le forze dell’ordine: «Venite subito c’è sangue dappertutto». E’ appena passata l’una di notte di un venerdì sera con poco traffico. In pochi minuti arrivano i militari della sezione radiomobile della compagnia carabinieri di Sesto San Giovanni. Scendono i pochi scalini di volata, entrano nell’appartamento e trovano il corpo senza vita di A.S., un 44enne marocchino. L’uomo non presenta ferite da arma da taglio sul corpo ma tracce ed echimosi sul volto compatibili con delle percosse.

Una prima ipotesi è che possa essere stato pestato a morte. Al momento del ritrovamento nell’appartamento ci sono altri tre immigrati tutti nordafricani. Costoro riferiscono di una pesante lite scoppiata tra due di loro per banali motivi dopo l’ora di cena e spiegano che il 44enne sarebbe deceduto in seguito alle botte. I tre, tra cui il presunto aggressore vengono immediatamente bloccati sul posto dai carabinieri, che subito si mettono all’opera per definire i contorni esatti della vicenda. Viene arrestato con l’accusa di omicidio H.B. marocchino di 41 anni, coinquilino della vittima e con precedenti. Avrebbe ucciso a mani nude il connazionale con una scarica impressionante di pugni al volto. Una furia incredibile per quella che i testimoni descrivono come una discussione scoppiata tra i due uomini per motivi banali, nulla di rilevante. Sconvolta la comunità di Bresso. «Una preghiera per la vittima di un atto di violenza che è avvenuto oggi a Bresso» ha scritto su Instagram il sindaco di Bresso Simone Cairo.
«Le indagini sono già in corso e nelle prossime ore sarà chiarita la vicenda - ha aggiunto -. Ora credo che sia il momento della preghiera per la vittima e del ringraziamento per le forze dell'ordine prontamente attivate e che stanno seguendo la situazione. Ogni ulteriore riflessione è oggi prematura». Ovviamente il delitto riporta alla ribalta anche il tema della sicurezza dell’area adiacente al Parco e delle occupazioni abusive.


Proprio nei giorni scorsi a Cinisello, comune confinante con Bresso, sono stato liberati alcuni appartamenti occupati da stranieri, anche grazie alla denuncia dei proprietari. «Continuiamo a presidiare il territorio per garantire legalità, sicurezza e dignità abitativa», aveva annunciato il sindaco di Cinisello Giacomo Ghilardi.