Il nuovo codice della strada compie sei mesi e i risultati ottenuti fin qui certificano la bontà del lavoro fatto dal Mit guidato da Matteo Salvini e dal Parlamento. A parlare, in maniera piuttosto eloquente, sono i numeri raccolti da polizia stradale e carabinieri, riguardanti il periodo che va dal 14 dicembre 2024 al 14 giugno 2025. Numeri che sono stati confrontati con quelli del medesimo periodo dell’anno precedente. Eccoli: -8,7% di decessi (55 in meno, da 634 a 579); -5,6% di persone ferite (1.115 in meno, da 20.075 a 18.960). Sono diminuiti del 4% anche gli incidenti (1.423 in meno, da 35.209 a 33.786).
Un altro dato particolarmente interessante è quello che riguarda i controlli alla guida su alcol e droghe. Nei sei mesi presi in considerazione sono state effettuate 417.663 verifiche con etilometri e precursori e i positivi sono stati rispettivamente l’1,83% per l’alcol e lo 0,25% per le droghe. Numeri piuttosto contenuti, «a riprova del fatto - chiosa la nota del ministero- che le campagne di educazione stradale e di prevenzione stanno funzionando».
Una soddisfazione ovviamente condivisa dal vicepremier e ministro ai Trasporti, Matteo Salvini: «A sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, proseguono i dati positivi: meno morti, meno feriti, meno incidenti. Le misure adottate- analizza il leader della Lega - stanno dando risultati concreti, grazie al lavoro insostituibile e costante delle donne e degli uomini in divisa. Un trend incoraggiante, che conferma che la direzione è quella giusta».
CAMBIO DI PARADIGMA
Anche i deputati e senatori leghisti in Commissione Trasporti, in una nota puntano l’attenzione sull’importanza della prevenzione: «Grazie al nuovo Codice della Strada, voluto con determinazione dal vicepremier Matteo Salvini, la Lega porta avanti una rivoluzione nella sicurezza stradale. L’impegno straordinario nella prevenzione- scrivono i parlamentari - dimostra l’efficacia delle nostre campagne educative, che stanno cambiando la cultura della guida. Questi risultati concreti - chiude la nota - frutto del lavoro instancabile di Salvini, tutelano la vita degli italiani ogni giorno. Mentre la sinistra si limita a vuote parole e fandonie, la Lega agisce con i fatti per un’Italia più sicura». Questi primi sei mesi di applicazione del nuovo Codice della Strada dicono anche un’altra cosa: che la montagna di critiche che la sinistra e alcuni personaggi noti avevano mosso contro Salvini e la sua riforma, era totalmente infondata. Così come lo erano le autentiche fake news che vennero messo in giro al solo scopo di denigrare questo provvedimento. La più nota è quello che riguarda la presunta stretta sull’alcol. A sentire la sinistra sembrava che ci sarebbe stata una strage di patenti, ma in realtà a cambiare non è stato il tasso alcolico consentito alla guida- rimasto invariato rispetto al Codice precedente-, bensì le pene per chi viene beccato a guidare in stato di ebbrezza. Ancora più imbarazzante - per la sinistra - la polemica sulle pene comminate a chi guida sotto l’effetto di droghe, cannabis compresa. Venne montato un caso politico nel quale si spiegava che se avevi fumato uno spinello anche una settimana prima potevi risultare ancora positivo. E addio alla patente.
IL “DUELLO” CON VASCO
A schierarsi contro Salvini fu addirittura il rocker Vasco Rossi: «il nuovo codice della strada di Salvini è un’assurda propagandistica modifica della vecchia legge che prevedeva già il ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di cannabis. Ma dopo una settimana si guida perfettamente lucidi. È una cosa inaccettabile che dovrebbe essere evidente a chiunque! Qui non si salvano le vite, ma se ne rovinano molte altre. Viene introdotta una ingiusta caccia a comportamenti, peraltro perfettamente legali, come l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico». La replica del ministro non tardò ad arrivare: «Ricordo a Vasco e a quelli che non sono esattamente del mestiere che i test salivari arrivano a qualche ora prima, e quindi è chiaro che se fai qualcosa due o tre giorni prima né il test salivare né l’esame del sangue ci arriva. Detto questo secondo me ogni tipo di droga non fa bene a chi l’assume, e se ti metti al volante dopo averla assunta è chiaro che ne paghi le conseguenze». Nell’occasione gli italiani s’indignarono con Vasco. E i numeri del primo semestre dicono chiaramente chi aveva ragione e chi torto.