Garlasco, "il gradino zero la chiave dell'omicidio": tam-tam impazzito

martedì 24 giugno 2025
Garlasco, "il gradino zero la chiave dell'omicidio": tam-tam impazzito
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La scena del crimine della villetta di via Pascoli a Garlasco è ancora un mistero da decifrare. O almeno questo pensano gli inquirenti della Procura di Pavia che hanno deciso di riaprire clamorosamente un caso che sembrava chiuso con la condanna in via definitiva a 16 anni di carcere per Alberto Stasi

Come noto a tutta Italia, però, da alcuni mesi la nuova indagine mette in dubbio che sia stato l'ex studente della Bocconi a uccidere la fidanzata Chiara Poggi, 26 anni, quella mattina del 13 agosto del 2007. O perlomeno che lo abbia fatto da solo. Da mesi c'è un nuovo indagato, Andrea Sempio, all'epoca 19enne e amico del fratello di Chiara, Marco. E da mesi continuano a emergere dettagli fin qui ignorati o ritenuti irrilevanti dai precedenti inquirenti, anche in virtù di nuovi strumenti tecnologici in dotazione a Procura e periti.

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L'ultima "pista" che potrebbe svelare novità inedite sarebbe il "gradino zero" della villetta in cui vive ancora oggi la famiglia Poggi, un gradino su cui non sono mai state rinvenute tracce di sangue della ragazza. 

Il corpo di Chiara quella mattina di quasi 18 anni fa è stato ritrovato riverso sulle scale che dall'ingresso portavano alla taverna. Come sottolinea Il Giornale, chi l'ha uccisa avrebbe fatto scivolare il cadavere dalle scale senza mai poggiare i piedi sul marmo. Fermandosi, appunto, su quello che viene identificato come il "gradino zero". Da lì Chiara sarebbe stata fatta scivolare lungo le scale. 

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All'ingresso era stata repertata la famigerata "impronta 33" poi attribuita a Sempio ma mai legata automaticamente al momento del delitto perché non insanguinata. Peraltro, quell'orma oggi non è più analizzabile nemmeno con gli ultimi ritrovati della scienza perché la porzione di intonaco che la conteneva è stata distrutta dopo la condanna in Cassazione di Stasi.

Proprio per questo oggi la Procura si concentra sul "gradino zero" alla ricerca di "nuove" tracce mai trovate o analizzate nel 2007: una loro presenza potrebbe svelare se sul luogo del crimine c'era più di una persona. Possibile, in questo, senso, che qualche indiscrezione filtri dall'incidente probatorio anche prima della sua ufficiale chiusura il prossimo ottobre.
 

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