Torino, palazzina esplosa in via Nizza: la svolta, chi finisce in arresto

sabato 5 luglio 2025
Torino, palazzina esplosa in via Nizza: la svolta, chi finisce in arresto
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Svolta nel caso dello scoppio della palazzina di via Nizza a Torino che la notte del 30 giugno ha provocato un morto e 5 feriti. L'esplosione è stata dolosa, secondo quanto appurato dagli inquirenti della Polizia, che nelle scorse ore hanno eseguito un arresto su ordinanza di custodia cautelare. Il movente del gesto sarebbe da ricercare in questioni di carattere personale alle quali, comunque, la vittima, Jacopo Peretti di 33 anni, era del tutto estranea. Nelle scorse ore la Procura di Torino aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo, omicidio e lesioni colpose.

La verità è che si è trattata di una feroce, assurda "vendetta" contro l'ex fidanzata da parte dell'arrestato, che avrebbe tentato di distruggere l'appartamento della donna coinvolgendo però gli immobili adiacenti. La pista degli inquirenti è stata confermata quando i vigili del fuoco del comando provinciale, destreggiandosi fra le macerie, hanno individuato l'innesco dell'incendio. Altri elementi sono stati prodotti dall'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza sparse nei paraggi. Infine sono arrivate le dichiarazioni dei testimoni: prima quelle dei colleghi di lavoro del sospettato, poi dei suoi stessi familiari. L'arrestato è un quarantenne che lavora come guardia giurata. L'ex fidanzata non era presente nell'appartamento perché era partita per le vacanze per l'isola d'Elba. 

È nel frattempo uscito dal reparto di terapia intensiva il ragazzino di 12 anni rimasto gravemente ferito nell'esplosione. Il ragazzino, che aveva riportato ustioni di terzo grado sul 35% del corpo, è stato trasferito dall'ospedale infantile Regina Margherita al centro grandi ustionati del Cto. Le sue condizioni sono stabili e stazionarie, un dato considerato un buon segnale. È invece stata dimessa la bambina di sei anni che si trovava in osservazione al Regina Margherita: per lei i sanitari hanno formulato una prognosi di 14 giorni. 

Intorno alle 3.15 un boato ha squarciato il silenzio della notte del quartiere Lingotto: l'appartamento era al quinto piano di una palazzina in via Nizza 389. Peretti viveva in quello a fianco. La deflagrazione ha investito anche gli altri appartamenti dello stesso piano. Dal Cto è stata dimessa nelle ore immediatamente successive una ragazza di 19 anni con una prognosi di sette giorni. Nello stesso ospedale erano stati ricoverati una donna di 45 anni, a cui sono stati assegnati dieci giorni di prognosi, e un ragazzo di 24 anni, con prognosi di ventuno giorni. I quattro feriti fanno parte di una famiglia egiziana che abita nell'appartamento accanto a quello di Peretti, mentre il 12enne vive al piano di sotto. Il proprietario dell'alloggio in cui viveva Peretti, suo amico, era stato avvertito dall'amministratore e aveva provato a contattarlo, ma il cellulare risultava irraggiungibile.