Il processo sul caso Grillo, che vede coinvolti Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, e i suoi amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, accusati di violenza sessuale di gruppo, è giunto alle fasi finali presso il tribunale di Tempio Pausania. La sentenza è attesa per il 3 settembre 2025, salvo rinvii, come annunciato dall’avvocata Giulia Bongiorno, che rappresenta Silvia, una delle due denuncianti (il cui nome è di fantasia). Bongiorno ha dichiarato: "Mi ha chiesto di venire qui per ascoltare la lettura della sentenza. Vorrebbe esserci", segnalando il desiderio di Silvia di essere presente in aula, nonostante il processo sia ora a porte aperte, con accesso ai giornalisti. La presenza di Silvia alla lettura del verdetto sarebbe la sua prima apparizione senza la protezione delle udienze a porte chiuse.
Ciro Grillo, il pm chiede nove anni di carcere: "È stato uno stupro"
Dopo una requisitoria di nove ore, il pm Gregorio Capasso ha formulato le richieste di condanna per i quattro imputati a...Tuttavia, Bongiorno ha precisato: "Lei vorrebbe, sono io che ci sto pensando", mostrando cautela sulla decisione.Le ultime udienze, previste per l’1, 2 e 3 settembre, hanno subito un cambiamento, con l’annullamento di quella del 1° settembre. Il tribunale, presieduto da Marco Contu, si riunirà in camera di consiglio dopo le repliche del pubblico ministero Gregorio Capasso e le controrepliche degli avvocati. I fatti risalgono al 17 luglio 2019, quando Silvia e Roberta, dopo aver conosciuto i quattro imputati al Billionaire di Briatore, si sono spostate a casa loro a Cala di Volpe. Qui, secondo la denuncia di Silvia, sarebbe avvenuta la violenza sessuale di gruppo. Roberta, invece, dormiva quando tre dei ragazzi hanno scattato foto a sfondo sessuale, da cui l’accusa di violenza. Il pm Capasso ha richiesto 9 anni di reclusione per ciascuno degli imputati e l’interdizione dai pubblici uffici. La tensione è alta in attesa del verdetto, che deciderà il futuro giudiziario dei quattro giovani.