Ciro Grillo, morto il figlio del giudice: salta la sentenza

mercoledì 3 settembre 2025
Ciro Grillo, morto il figlio del giudice: salta la sentenza

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Il dramma irrompe nel giorno dell'attesa sentenza su Ciro Grillo accusato di stupro insieme ad un altro gruppo di ragazzi. Oggi il verdetto non arriverà. Infatti è morto il figlio di Marco Contu, il presidente del collegio.  I ragazzo, 22 anni, è deceduto dopo essere finito sulle rotaie della linea B. Tra le ipotesi della polizia che indaga sul decesso anche quella del gesto volontario.

La notizia è stata resa pubblica in aula, mentre si aspettava l'apertura dell'udienza. Saltano quindi le ultime repliche in programma per oggi e la camera di consiglio con la sentenza finale. Non sono ancora state fissate le nuove date per questi ultimi appuntamenti. L’accusa ha chiesto nove anni di carcere per i quattro imputati, definiti "inattendibili" per aver adattato le loro versioni alle indagini, mentre la vittima "ha sempre ripetuto le stesse cose".

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L’avvocata Giulia Bongiorno, per la parte civile, ha criticato la difesa, che ha descritto la ragazza come "assetata di sesso". "La vita della ragazza non solo è stata radiografata ma è stata fatta una tac con tanto di mezzo di contrasto – ha replicato la legale alle difese degli imputati –. E dopo che si è scavato, scavato, scavato non si è trovato nulla". Bongiorno ha aggiunto: "La mattina dopo lo stupro [...] subito la ragazza ha continuato a fare la sua vita, facendo anche kitesurf, perché aveva un solo problema: sopravvivere a quello che le è successo. E doveva fingere di essere come prima. Quando un uomo penetra una donna contro la sua volontà, penetra anche la sua anima. Le donne si sentono umiliate, sporche e perdono l'autostima". Riguardo alla violenza nella doccia, ha precisato: "Ha detto: ‘A me la voce non usciva, non riuscivo a urlare, non mi veniva la voce'", descrivendo una reazione tipica delle vittime. Infine un dettaglio inquietante, a quanto pare Grillo e i suoi amici avrebbero apostrofato come "cagne" le vittime. 

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