Continua a far discutere il caso di Liliana Resinovich, la triestina scomparsa il 14 Dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 Gennaio successivo, in un boschetto dell’ex-ospedale psichiatrico di San Giovanni. Il corpo all’interno di ude sacchi neri, la testa avvolta in sacchetti di plastica. Ora emerge un nuovo particolare sulla GoPro di Sebastian Visintin, sposato con la donna e coinvolto solo quest’anno nell’inchiesta per omicidio dopo che le indagini hanno subito un’accelerazione. In pratica, si indaga sui video registrati il 14 Dicembre 2021, giorno della scomparsa della donna, in cui si vede anche Visintin andare in bici sul Carso. Ora, però, la scheda di memoria della videocamera portatile sarebbe stata inizializzata, cioè formattata, portando quindi alla cancellazione di tutto ciò che vi era stato registrato.
A dare la notizia, in un gioco di parole, è proprio “Dentro la Notizia”, il nuovo programma d’approfondimento pomeridiano di Mediaset. Secondo la Polizia postale, che avrebbe informato del fatto Ilaria Iozzi, la pm che indagava sul caso, la cancellazione sarebbe avvenuta il 13 Giugno 2023 verso le 20:37. Si tratta dello stesso giorno in cui il GIP Luigi Dainotti accoglieva l'opposizione all'archiviazione del caso e disponeva nuove e più approfondite indagini.
Liliana Resinovich, "nessuna traccia sul sacco": svolta nelle indagini?
"Nessuna traccia di un guanto sul sacco che avvolgeva il cadavere" di Liliana Resinovich, la donna scomparsa e...Sergio Resinovich, fratello di Liliana, una volta appreso che la scheda SD della GoPro di Visintin sarebbe stata formattata, ha commentato amaramente: “Non mi meraviglio di nulla, è il solito Sebastiano con il suo solito gioco delle tre carte. Ci sono tante anomalie nelle sue dichiarazioni, mi auguro che la nuova Procura, verso la quale ho massima fiducia, faccia con tempestività luce anche su questo. Compreso anche il telefonino che ha regalato all'amica e che è formattato”. Nel maggio 2025, Iozzi ha richiesto alla gip Flavia Mangiante lo svolgimento di un incidente probatorio con nuove analisi sui reperti, volte ad acquisire evidenze genetiche, merceologiche e dattiloscopiche da oggetti come cordini ritrovati sul corpo, materiale sotto le scarpe, indumenti e altri effetti personali della vittima.