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Mafia, 10 anni in carcere

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per delitti mai commessi

Silvia Tironi
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 Dieci anni passati in carcere per un delitto (anzi due) mai commesso. i migliori anni della sua vita (quelli dai 20 ai 30) trascorsi dietro le sbarre per l'ennesimo abbaglio della giustizia, che troppe volte diventa 'mala'. "È stato un incubo dal quale esco solo adesso. La mia vita ricomincia oggi, a 30 anni". Sono queste le prime parole pronunciate da Felice Eros Mirco Turco, rientrato a Gela da uomo libero, dopo due lustri di ingiusta detenzione nel carcere di Bologna. Il giovane era stato accusato di essere il responsabile di  due delitti nel 1998: quello del commerciante Orazio Sciascio, 66 anni, avvenuto durante un tentativo di rapina nella sua salumeria di 'Locu Baruni', e quello di Fortunato Belladonna, 16 anni, il cui cadavere fu bruciato in un canneto del lungomare di Gela. Turco, accusato da alcuni pentiti di mafia, è stato condannato all'ergastolo. Adesso è stato scagionato da altri sette collaboratori di giustizia, che hanno confermato la sua estraneità. "Non ho finito mai di sperare, c'era in me la forza dell'innocenza e la convinzione che prima o poi la verità sarebbe venuta a galla", ha detto Turco. Che di rabbia, dentro, ne ha davvero tanta. Ma soprattutto una gran "delusione per una giustizia ingiusta". Ora Turco pensa solo al suo futuro: "Voglio lavorare, trovare una ragazza seria e sposarmi; voglio mettere su famiglia". Quello di Turco non è un caso isolato. Martedì scorso anche l'ex sindaco di Roccamena (Palermo) Franco Salvatore Gambino, è stato assolto dalle accuse di associazione mafiosa e di violenza privata. I giudici della seconda sezione penale, davanti ai quali si celebrava il processo, hanno disposto l'immediata scarcerazione dell'ex primo cittadino in cella dal 2006.A t Assolto anche l'imprenditore Mario Cosentino, accusato di violenza privata.

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