Libero logo

Pro-Pal, orrore in corteo a Milano: "Gli stupri? Mai avvenuti"

di Alessandro Aspesidomenica 12 ottobre 2025
Pro-Pal, orrore in corteo a Milano: "Gli stupri? Mai avvenuti"

( Ansa)

3' di lettura

Palestina libera «dal fiume fino al mare», il desiderio di veder «volare la testa di Netanyahu» e il gemellaggio con Gaza dopo avere cancellato quello con Tel Aviv. Ennesimo sabato di passione offerto dai pro -Pal ai milanesi nonostante gli accordi di pace appena firmati. Chi si era illuso che la mobilitazione generale dei filo palestinesi finisse qui si sbagliava. E anche di grosso. Non solo i manifestanti sono aumentati di numero ma le loro voci si sono fatte, se possibile, più aggressive ed ostili. I pro -Pal, circa 3000 secondo la Questura, si sono dati appuntamento alle 15 in corso di porta Venezia. Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia (Api), ha preso subito la parola identificando nella legittima resistenza del popolo palestinese (leggasi Hamas) l’unica artefice degli accordi raggiunti a Sharm El Sheikh. parlando di «occupazione colonialista nazi -sionista». Poi la frsse choc: «Non è assolutamente vero che le donne israeliane sono state violentate e i loro bambini decapitati», ha spiegato. «È tutta una bugia inventata dalla stampa filo-sionista». Un’altra militante se l’è presa con Netanyahu: «Il mio sogno è vederlo giustiziato e la sua testa volare», dice la donna, senza un attimo di esitazione. «Gli accordi di pace non devono farci dimenticare il nostro obiettivo che è la Palestina libera dal fiume fino al mare» ha continuato poi la militante. Come a dire che in quello che adesso è il territorio nazionale israeliano non devono più esistere ebrei.

Cuneo, follia pro-Pal: Israele fuori dal campionato addestratori di cani

No, vabbè. A Roma si dice così quando ti imbatti nei tipi strani, quelli che nella vita non hanno altro da...

È intervenuta poi un’altra manifestante. Anche da parte sua parole forti. «Non ci sono accordi di pace o cessate il fuoco quando c’è uno squilibrio di forze come in Palestina» ha spiegato. «Non esiste una pace senza giustizia e non ci fermeremo finché i paesi che hanno collaborato con Israele non pagheranno». E alla fine la minaccia: «Se toccano un altro gazawi, se la Palestina non sarà libera e se i colpevoli non pagheranno noi bloccheremo tutto». «Come osano scendere in piazza il 25 aprile, come possono ricordare che Milano è medaglia d’oro della resistenza, se poi continua il gemellaggio con Tel Aviv che offende il sacrificio della resistenza palestinese?», spiega, a sua volta, un altro pro-Pal strillando col suo megafono.

Un altro militante ha santificato quella che è una delle organizzazioni terroristiche più pericolose al mondo definendo Hamas «la punta più cosciente del popolo palestinese». Lunedì ci sarà un presidio davanti a Palazzo Marino. «O la giunta scioglierà il gemellaggio con Tel Aviv», spiegano i manifestanti, «oppure bloccheremo il Consiglio comunale». Intanto in via Moscova faceva la sua comparsa una sorta di cartellone pubblicitario sul quale a caratteri cubitali si poteva leggere «Israel is committing genocide». Il capogruppo della Lega in Consiglio, Alessandro Verri, ha annunciato che scriverà al prefetto: «È un cartellone indegno», afferma Dura anche la reazione del consigliere regionale di Fdi, Marco Bestetti. «L’uso dell’impianto pubblicitario contro Israele è inaccettabile», spiegato il meloniano, «il Comune intervenga».

Ed è proprio sulla manifestazione e sullo spirito della giornata, in netta antitesi con gli accordi di pace, che si è inserita la polemica della Comunità ebraica. «Dal fiume fino al mare e uno slogan di Hamas che ha firmato gli accordi», spiega Davide Blei, portavoce della comunità. «Se i manifestanti hanno continuato a ripetere questa frase allora significa che vanno oltre i terroristi». Allarmato anche Davide Romano, direttore del museo della Brigata ebraica. «I nazisti promisero di sterminare gli ebrei, lo fecero e poi negarono la Shoah», spiega il direttore, «la storia si ripete: dai pro-Pal oggi in piazza emerge non solo li proposito di sterminare gli ebrei ma anche la negazione degli orrendi crimini commesso il 7 ottobre». «Ancora una volta siamo costretti a fare un appello alla sedicente commissione antirazzismo del comune di Milano», conclude Romano, «batti un colpo se esisti è se ti riconosci nell’antifascismo».

Pro-Pal, cortei e occupazioni: continua la guerra contro Meloni

Come? Hanno firmato la pace? Pure Hamas è d’accordo? Vabbè... chissenefrega. Continuiamo a occupare ...

E le frasi pronunciate dai pro-Pal naturalmente hanno provocato la dura reazione della politica. «A Milano è stata superata ogni soglia di tolleranza», dice il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri, «questa teppa criminale deve andare in galera». Indignato anche Riccardo De Corato. «Nonostante la liberazione degli ostaggi a Gaza i centri sociali speculano sul gemellaggio con Tel Aviv», sostiene il deputato di Fdi. Critica anche la vice segretaria della Lega Silvia Sardone. «La sinistra antagonista e queste associazioni filo palestinesi sono più estremiste di Hamas», afferma l’esponente del carroccio, «non vogliono la pace, quello che cercano di fare è portare il terrore nelle nostre piazze».