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Verona, esplosione durante uno sgombero: strage di carabinieri, chi hanno fermato

martedì 14 ottobre 2025
Verona, esplosione durante uno sgombero: strage di carabinieri, chi hanno fermato

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Tre carabinieri sono morti e una decina tra militari e agenti di polizia sono rimasti feriti in un'esplosione che si è verificata in un casolare di Castel D'Azzano, in provincia di Verona. Secondo le prime informazioni, le forze di polizia erano intervenute per sgomberare l'abitazione, al cui interno c'erano tre persone, quando c'è stata la deflagrazione. L'intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i Vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i carabinieri non c'è stato nulla da fare. Tra gli occupanti, una donna è rimasta ferita: sarebbe stata lei a innescare l'esplosione.

Dopo la tragedia sono stati fermati uomo e una donna di circa 60 anni, fratelli, mentre un terzo familiare è tutt'ora ricercato nella zona. Anche la donna è rimasta ferita nell'esplosione. "Nel casolare abitavano tre fratelli. Sembra che avessero da tempo delle bombole depositate e abbiano fatto saturare il sottotetto per farlo esplodere. Il tutto è accaduto stanotte alle 3.15 circa". Così a Rainews24 Antonello Panuccio, vicesindaco di Castel d'Azzano, nel Veronese, dove hanno perso la vita tre carabinieri.

I tre agenti morti apparterebbero alle forze speciali. Sono 11 i carabinieri feriti,  trasportati - in codice rosso ma non in pericolo di vita - in quattro ospedali della zona. Tre i militari che risultano illesi. Lesioni anche per 4 agenti delle Uopi (Unità operative di pronto intervento) della Polizia di Stato.

I tre fratelli avrebbero cercato di impedire lo sgombero della casa colonica in cui vivevano, programmato da tempo e attuato dopo vari tentativi, andati a vuoto. I tre fratelli avevano minacciato di farsi saltare in aria e vista la delicatezza dell'intervento erano stati invitai sul posto militari dei Reparti Speciali di Padova e Mestre, supportati dagli agenti dell'Uopi, dipendenti dalla Direzione Centrale Anticrimine, vista la delicatezza dell'intervento. In affiancamento sono stati aggiunti anche i vigili del fuoco e squadre di soccorso dell'ospedale.

"È un bilancio molto doloroso e drammatico", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in collegamento telefonico con Uno Mattina News su Rai 1. "Era un'operazione congiunta, nel momento dell'accesso forzoso, i testimoni hanno raccontato che è stato subito sensibile l'odore del gas, e qualche istante dopo c'è stata la deflagrazione. Adesso è molto prematuro, la cosa che è successa poco più di un'ora fa", spiega Piantedosi. "Ci sono tre deceduti, militari dell'Arma dei carabinieri, un bilancio già terribile, ma ci sono diversi feriti anche tra altri militari e c'erano anche aliquote della Polizia di Stato", aggiunge ipotizzando che "qualcuno all'interno abbia attivato una bombola del gas" e "l'apertura del gas ha creato i presupposti della deflagrazione, perché risulterebbe che le due persone titolari dell'appartamento poi si siano allontanate, tra cui una donna dentro che sembra essere ferita".