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Italia-Israele, feriti una giornalista e un carabiniere: a Udine esplode l'odio pro-Pal

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martedì 14 ottobre 2025
Italia-Israele, feriti una giornalista e un carabiniere: a Udine esplode l'odio pro-Pal

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E' una giornalista di RaiNews24 la cronista colpita a Udine durante gli scontri tra manifestanti e polizia mentre allo stadio è in corso la sfida tra Italia e Israele valida per la qualificazione al Mondiale 2026. Lo comunica in una nota la Rai, che "condanna con fermezza ogni forma di violenza e intolleranza che si è verificata oggi a Udine in occasione del corteo pro Palestina, durante il quale una nostra giornalista di RaiNews24, Elisa Dossi, è stata colpita da una pietra mentre stava svolgendo il proprio lavoro di cronaca all’esterno dello stadio, in occasione della partita Italia–Israele". La collega "è stata prontamente soccorsa e si trova ora al pronto soccorso di Udine, dove le vengono prestate le cure necessarie", prosegue la Rai, che "esprime solidarietà e vicinanza a Elisa Dossi e a tutti i professionisti dell’informazione che ogni giorno operano con senso di responsabilità e coraggio per garantire ai cittadini un’informazione libera, corretta e completa. La violenza non può mai essere una forma di espressione o di protesta".

Oltre alla giornalista anche un carabiniere sarebbe rimasto ferito durante gli scontro che si sono registrati nel centro di Udine tra manifestanti Pro Pal e le forze dell'ordine poste a difesa dello stadio in cui si è disputata la partita Italia-Israele valida per le qualificazioni mondiali. Tra i manifestanti anche attivisti giusti dai vicini Balcani. Al momento la situazione sembra essere tornata tranquilla.

"Massima vicinanza e gratitudine alle donne e agli uomini delle forze dell'ordine, che stanno garantendo l'ordine pubblico in una situazione difficile e a tutti coloro, come gli operatori dell'informazione, che sono in servizio per dare conto di un evento che dovrebbe essere solo un momento di sport", ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, esprimendo solidarietà alle Forze dell'ordine e agli operatori informazione coinvolti negli scontri avvenuti durante il corteo Pro Pal a Udine. Fedriga ha condannato "ogni forma di violenza e di attacco".

Dura condanna anche da parte del ministro Zangrillo: "La causa della Palestina per loro era solo un pretesto, il sospetto ora è un'assoluta certezza. Si professano Pro Pal, ma alla resa dei conti sono solo brigate di violenti, animati dalla furia di calpestare la libertà e i diritti dello Stato democratico. E la violenza è la loro vera bandiera, anche in queste ore, quando il mondo celebra la pace raggiunta tra Israele e Palestina, mentre invece i sempre presunti Pro Pal mettono a ferro e fuoco Udine, gettano nel terrore i suoi abitanti, feriscono agenti di polizia. Oggi a Udine, prima e durante Italia-Israele, come nelle scorse settimane avevano fatto a Torino, Milano, Roma, in tutta Italia. E alle forze dell'ordine che va, in questa terribile giornata, la mia più profonda solidarietà. Ed è a tutti gli italiani che abbiamo il dovere di dare un messaggio, chiaro e inflessibile. È l'impegno di questo governo, è l'impegno del nostro partito, Forza Italia: non permetteremo mai che la violenza vinca sulla Democrazia".