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Garlasco, "Alberto Stasi innocente come me": la denuncia di Sollecito

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lunedì 3 novembre 2025
Garlasco, "Alberto Stasi innocente come me": la denuncia di Sollecito

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"Diciotto anni dopo l'omicidio di Meredith Kercher, voglio denunciare una forma di condanna che nessuna sentenza può cancellare, lo stigma sociale verso chi è stato ingiustamente in carcere": Raffaele Sollecito, prima condannato e poi assolto per il delitto, lo ha detto all'Ansa. Nei giorni scorsi il pm che si occupò del caso ha parlato di un nuovo possibile sospettato per l'uccisione della studentessa inglese a Perugia nel 2007. 

"È una discriminazione silente ma devastante", ha proseguito Sollecito, che si è sempre proclamato estraneo alla morte della studentessa e che oggi continua a sentirsi discriminato. "Sono stato assolto definitivamente nel 2015 - ha ricordato - dopo quattro anni di carcere e otto anni di processo basato su ricostruzioni completamente inventate. Eppure, ancora oggi, molti continuano a pensare che l'abbia fatta franca. È una discriminazione silente ma devastante, che si manifesta negli sguardi, nei commenti, persino negli atteggiamenti istituzionali come la negazione di qualsiasi risarcimento".

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Sollecito, poi, ha fatto riferimento a un'altra persona condannata ma secondo lui innocente: "Penso ad Alberto Stasi, ingiustamente in carcere per l'omicidio di Garlasco di cui è innocente". L'omicidio è quello di Chiara Poggi, la 26enne trovata senza vita nella villetta di famiglia nel 2007.  "Come nella mia vicenda - ha proseguito Sollecito - sentenze ondivaghe e ricostruzioni fantasiose hanno creato un marchio indelebile che va oltre ogni verdetto. Oggi vivo in Puglia e lavoro come architetto del cloud, progettando le infrastrutture digitali per aziende di medie e grandi dimensioni. Lavoro da remoto e viaggio spesso, il che mi offre molta libertà e ne sono molto grato. Ho ricostruito la mia vita professionale, ma il peso di un'assoluzione che agli occhi di molti non basta a certificare l'innocenza è qualcosa con cui devo convivere ogni giorno".

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