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Vigilessa uccisa, Gualandi condannato all'ergastolo

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giovedì 20 novembre 2025
Vigilessa uccisa, Gualandi condannato all'ergastolo

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La Corte d’Assise di Bologna ha condannato all'ergastolo Giampiero Gualandi, l’ex comandante della polizia locale di Anzola dell’Emilia che il 16 maggio 2024 uccise l’ex collega 33enne Sofia Stefani colpendola con la propria pistola d’ordinanza all’interno del comando dello stesso Comune del Bolognese. Con lei aveva una relazione extraconiugale. La sentenza di primo grado è arrivata dopo nove mesi di processo. 

I giudici hanno dunque accolto la tesi della Procura di omicidio volontario pluriaggravato, facendo cadere però l'aggravante per futili motivi. Mentre la difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Claudio Benenati e Lorenzo Valgimigli, ha sempre sostenuto che il colpo fosse partito per sbaglio dopo una colluttazione. Parti civili nel processo i genitori di Sofia, il fidanzato della ragazza e il Comune di Anzola. 

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Sulla pistola di ordinanza di Gualandi, da cui è partito il colpo che ha ucciso la Stefani, non sono state trovate impronte della vittima. La procuratrice Russo, durante la sua requisitoria, ha chiesto di condannare all’ergastolo l’ex comandante, mentre i suoi difensori, in prima istanza, hanno chiesto la riqualificazione del reato in omicidio colposo con la concessione delle attenuanti generiche.

"Dal mio punto di vista credo che il femminicidio sia sempre quando una donna muore e muore in modo violento. Credo che per Sofia si possa dire questo, nel senso che lei è morta con un colpo sparato in faccia quasi in linea diretta, e credo che la giustizia debba fare il suo corso e che Sofia meriti giustizia", ha detto all’inizio della camera di consiglio la mamma di Sofia, Angela. Durante la sua requisitoria, inoltre, la procuratrice aggiunta Russo, nel chiedere la massima pena, aveva sostenuto come Gualandi avesse esercitato "verso Sofia una feroce manipolazione", sia professionale sia sessuale. 

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