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Garlasco, l'avvocato di Sempio sbotta in tv: "La perizia vale zero!"

giovedì 4 dicembre 2025
Garlasco, l'avvocato di Sempio sbotta in tv: "La perizia vale zero!"

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Il deposito della perizia sul Dna riconducibile ad Andrea Sempio ritrovato nelle mani di Chiara Poggi ha aperto un dibattito fortissimo. La perizia, a quanto pare, non  sancisce con certezza assoluta in che modo possa essere finito lì il Dna e di fatto, secondo i legali di Sempio, tutto ciò non potrebbe dare all'inchiesta quella prova decisiva per riscrivere la storia del delitto. Ed è così che nel corso di Mattino 5, l'avvocato Cataliotti smonta proprio la perizia: rivolgendosi a favore di telecamera fa un gesto che significa una cosa sola, la perizia per Catalotti vale "zero". E subito dopo questo gesto di fatto non è riuscito a tenere a bada lo sconcerto dei giornalisti presenti che hanno fatto notare: "Così non si rispetta il lavoro di una professionista come la Albani".

Un momento di tensione davanti a cui Cataliotti ha ribadito: "Per noi questa perizia vale zero". E dunque si apre lo scontro durissimo su come questa risultanza possa cambiare davvero il corso dell'indagine.  Non e' possibile rispondere alla domanda sul come, quando e perché il materiale genetico riconducibile alla linea paterna di Andrea Sempio sia finito sulle unghie di Chiara Poggi. Eventuali risposte sarebbero solo "suggestioni".

A scriverlo, infatti, è la perita Denise Albani nel suo studio di una novantina di pagine depositato alla gip Daniela Garlaschelli facendo capire che a queste risposte non si puo' giungere anche per come vennero svolte le analisi sulle unghie nel 2014 quando il professor Francesco De Stefano firmo' la sua perizia nel processo d'appello bis ad Alberto Stasi. "Alla luce delle attuali conoscenze sul tema in ambito internazionale non e' possibile rispondere con metodi validati, dati solidi e rigore scientifico a domande quali come, quando e perche' un determinato materiale biologico e' stato depositato su una superficie - si legge nello studio della perita -. Indicazioni di contaminazione ambientale, trasferimento per contatto diretto o trasferimento secondario mediato da un oggetto sono suggestive e tali restano se non inquadrate in un contesto informativo piu' ampio e senza la disponibilita' di dati scientifici granitici". Su questi punti, dunque sta per partire una battaglia che di certo non si chiuderà in pochi giorni.