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Torino, statue incatenate per l’imam

martedì 9 dicembre 2025
Torino, statue incatenate per l’imam

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Ultima Generazione non molla e anzi rilancia la sua battaglia per Mohamed Shahin, l’imam fondamentalista del torinese raggiunto da un provvedimento di espulsione dall’Italia perché ritenuto un soggetto pericoloso.

Già nella notte del 6 dicembre, alcuni eco-vandali avevano incatenato alla statua di Carlo di Robilant a Torino un cartello con sopra la scritta «Deportato Mohamed Shahin libero». Ieri l’azione si è ripetuta, con tre monumenti finiti nel mirino di Ultima Generazione: Eco di Marc Didou davanti alla sede universitaria di Palazzo Nuovo, Santa Barbara all’interno dell’Arco monumentale all’Arma di Artiglieria, e San Giuseppe Cafasso, raffigurato mentre accompagna un condannato a morte alla forca.

Tutte incatenate con il medesimo cartello. «Shahin è solo la punta dell'iceberg. Ogni giorno persone vengono espulse in nome di una finta sicurezza. Il vero pericolo non sono loro: è un governo che, sul genocidio in Palestina, sa di essere dalla parte sbagliata e colpisce chiunque osi dirlo», hanno detto.