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Si mettono in moto gli aumenti della benzina

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Il petrolio sale e Agip, Q8, Tamoil e IP hanno ritoccato i prezzi. Si prevedono altri rincari la prossima settimana

Roberto Amaglio
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Passato l'esodo estivo e incassate le buone notizie sugli scampali rincari autostradali, sembrava che gli automobilisti italiani potessero archiviare l'estate con un bel sospiro di sollievo. Invece, seppur in ritardo, gli ormai consueti rincari del prezzo della benzina sono arrivati: già da qualche giorno, infatti, il prezzo del carburante ha iniziato a crescere. A certificarlo è il monitoraggio periodico di quotidianoenergia.it, il quale mette in luce come da questa mattina una raffica di rialzi si è abbattuta sui prezzi di riferimento di benzina e diesel. I numeri - Nel dettaglio, Agip ha aumentato di 1,2 centesimi la verde, portandosi così a 1,392 euro/litro, e di 1,5 centesimi il gasolio, ora a 1,258 euro/litro. IP (gruppo Api) è salita rispettivamente di 0,9 e 2 centesimi sui due prodotti, attestandosi così a 1,393 euro/litro su quello leggero e a 1,265 euro/litro su quello pesante. Q8 ha rialzato di 1,5 centesimi il prezzo della benzina fino a 1,394 euro/litro e di 2 centesimi quello del diesel fino a 1,264 euro/litro. Tamoil, infine, è salita di 1 centesimo su entrambi i prodotti, portandosi così rispettivamente a 1,394 e 1,259 euro/litro. Solo una prima ondata, però, in quanto dalla prossima settimana l'osservatorio della Fisgisc-Confcommercio sui prezzi dei carburanti prevede ulteriori ritocchi verso l'alto. "Mentre nella settimana dal 28 agosto al 3 settembre l'industria petrolifera non aveva riversato sui prezzi al pubblico gli aumenti che c'erano stati sul mercato internazionale, nella settimana appena trascorsa il trasferimento è stato effettuato in misura inferiore", spiega Luca Squeri, presidente Nazionale Figisc Confcommercio. "Non tutte le compagnie hanno ancora adeguato il prezzo agli aumenti internazionali. Su questo dato e sulla base delle moderate variazioni delle chiusure del mercato internazionale di giovedì 9 settembre, ci sia aspetta che i prezzi registrino ancora aumenti da 0,5 a 1 eurocent/litro". Non prendono bene la notizia le associazioni dei consumatori, le quali parlano di mera attività speculativa. Questo il contenuto della nota emessa da Federconsumatori-Adusbef. "Come al solito, al primo cenno di risalita delle quotazioni del petrolio scattano gli aumenti dei carburanti. Aumenti, ancora una volta, del tutto ingiustificati, dal momento che, confrontando gli stessi prezzi con i periodi in cui il petrolio si attestava agli stessi livelli attuali, e ovviamente tenendo conto dell'andamento del cambio euro-dollaro, emerge che oggi la benzina dovrebbe costare almeno 6-7 centesimi in meno rispetto a quanto viene venduta oggi. È indispensabile avviare la liberalizzazione della rete di distribuzione, con l'apertura della vendita presso la grande distribuzione, che consentirebbe risparmi si 8-9 centesimi al litro come per le cosiddette pompe bianche ". Sciopero benzinai - E i rincari contribuiscono a versare benzina sul fuoco sulla questione delle pompe di benzina, a una settimana dallo sciopero dei benzinai, in programma dal 15 al 17 settembre.

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