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Erba, la parola alla difesa

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"Olindo è innocente"

Silvia Tironi
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"Olindo è innocente". Presenta prove scientifiche e logiche, ricorda le confessioni, le ritrattazioni, i tempi troppo stretti per compiere un quadruplice omicidio. L'avvocato Fabio Schembri, legale di Olindo Romano, ripercorre nell'aula del Tribunale di Como la sera dell'11 dicembre 2006, quando furono sterminati Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, la madre Paola Galli e lla vicina di casaValeria Cherubini. Punto su punto il legale ribatte alle accuse del pm Massimo Astori: "In tre minuti avrebbero colpito 44 volte poi si sarebbero cambiati rivestiti avrebbero fatto dei sacchi per liberarsi degli abiti sporchie sarebbero riusciti ad uscire da via Diaz senza farsi notare. Neanchele forze speciali vi sarebbero riuscite. La macchia sul battitacco", invece, "può essere stata portata dai carabinieri, ma soprattutto di quella macchia non sappiamo nulla. La macchina è stata lavata, e la macchia non doveva essere così concentrata".  E nella sua arringa Schembri punta anche sugli errori della confessione di Olindo: "In 90 pagine ci sono 243 errori: 'non so' e 'non ricordo' che non spiegano nulla dei dettagli della strage". C'è spazio anche per le liti in carcere di Azouz Marzouk, per le ritorsioni e leminacce subite anche dalla moglie del tunisino, inseguita e minacciata una volta. L'avvocato si shernisce anche con l'accusa e le parti civili, ree di aver "offeso e deriso la difesa". Poi la conclusione: "Olindo Romanoviveva in via Diaz, ama la sua sposa Rosa Bazzi sopra ogni cosa ed è innocente". Per EnzoPacia, uno dei legali della coppia, ci sono tutti gli elementi per dimostrare l'innocenza dei suoi assistiti e in caso contrario per chiedere una perizia psichiatrica per stabilire se i due erano in grado di intendere e volere al momento della strage. Per il difensore ci sono "tutti gli elementi per dimostrare il disturbo grave della personalità di cui soffrono. Nessuno a fronte dell'ergastolo avrebbe chiesto una cella matrimoniale. La loro è un'idea delirante". E per puntare alla semi infermità ricorda i problemi di tipo paranoico di Olindo e parla di Rosa come di una persona "completamentestaccata dal mondo capace di inventarsi lo stupro subito da Marzouk. E parla della coppia come di due persone "completamente spersonalizzate. Per loro la più grande paura è la separazione in carcere". Tanto da portarli a "confessare", sostiene la difesa, "perchè quello è ilminore dei mali", dice Olindo. Per i coniugi il legale chiede dunque l'ssoluzione e in subordine la periziapsichiatrica.

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