Ciccio e Tore, la mamma: "Riapriremo il caso"
Rosa Carlucci interviene a "Mattino 5": "Abbiamo le prove di chi ha spinto i miei figli nel pozzo"
La loro storia aveva sconvolto tutto il Paese. Erano finiti in fondo a una cisterna e lì erano morti di fame. Ora il caso di Ciccio e Tore Pappalardi, i due fratellini di 13 e 11 anni di Gravina in Puglia scomparsi il 5 giugno 2006 e trovati morti venti mesi dopo, il 25 febbraio 2008, potrebbe riaprirsi. E' quanto ha affermato nella trasmissione Mattino Cinque la mamma dei due ragazzini, Rosa Carlucci: "Riapriremo il caso. Abbiamo gli indizi di colpevolezza di chi ha spinto i miei figli nel pozzo", ha affermato la donna. "CADUTA ACCIDENTALE" - Ciccio e Tore furono ritrovati in fondo alla cisterna per l'acqua nella parte interrata di una casa padronale abbandonata. Nelle settimane successive al ritrovamento, le indagini portarono alla conclusione che i ragazzini erano caduti nel pozzo mentre stavano giocando all'interno della casa abbandonata. La caduta, secondo gli inquirenti, sarebbe stata dunque accidentale.