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La Cgil comanda pure

sui due bronzi di Riace

Albina Perri
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I due maschioni di Riace del quinto secolo prima di Cristo sono orgoglio nazionale. Per questo Berlusconi sta pensando di portarli in trasferta alla Maddalena, dove a luglio si terrà il prossimo vertice del G8. Il sindaco Angelo Comiti è onorato ed esprime "sommo gaudio". Il direttore generale dei Beni Culturali, Mario Resca, è d'accordo. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, dice che è contrario ma ci sta pensando: tanto il museo di Reggio Calabria resterà chiuso per lavori un anno. E già che c'è, potrebbe dare una risistemata al sito internet, che è anch'esso risalente all'età della pietra. Insomma: i due bronzi potrebbero farsi un giro. Se non fosse che a dire no è arrivata la Cgil di Reggio Calabria. Il suo segretario  Francesco Alì ha messo il veto e ha detto che non se ne parla proprio. «Ci stanno provando senza dare troppo nell'occhio ma se lo possono pure scordare -afferma Alì- i nostri tesori non vanno da nessuna parte. Sappiamo che già da qualche tempo a Roma, in alcuni istituti di alta tecnologia -continua- si tengono riunioni per studiare la trasportabilità delle statue fino in Sardegna. Un'iniziativa gravissima e irresponsabile», dice Alì, tanto da mettere a rischio l'incolumità dei due capolavori ellenici. Ora, tutto e discutibile e l'Italia è una democrazia. Ma che ci azzecca la Cgil in questo caso? In quale modo un segretario del sindacato può avere competenza in merito? Una volta i sindacalisti si occupavano dei lavoratori. Ora evidentemente sono passati alle facce di bronzo... Albina Perri

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